La sera del 14 aprile il Centro Caritas di Amatrice ha ospitato, nel proprio tendone, una piacevole serata danzante a base di organetto e canzoni popolari, grazie a Simona Cenfi, meglio conosciuta nel territorio amatriciano e nei dintorni come Simona Folk.
Una proposta che ha fatto registrare una notevole partecipazione da parte della popolazione di Amatrice ma anche di Cittareale e Posta per vivere qualche ora di ballo e divertimento. Un modo per dimenticare le fatiche della quotidianità e ricevere un messaggio positivo e di speranza.
La ricostruzione, infatti, passa anche dalla possibilità di poter tornare a vivere le componenti del patrimonio culturale. Quelle più semplici sono spesso un elemento di coesione sociale e di aggregazione, una dimensione che precede e che è forse necessaria alla ricostruzione materiale.
Il legame del linguaggio musicale con il mondo delle relazioni sociali, in casi come quello della serata danzante vissuta nelle strutture della Caritas, si presenta immediato ed evidente, ed è bello pensare che la musica possa scandire il tempo di comunità e in qualche modo ricucire il prima e il dopo della vita sconvolta dal terremoto.
Eventi come quello di sabato possono servire da “cemento” per rimettere insieme le macerie dei cuori e da “lievito” per la memoria, o più semplicemente a dimostrare che la vita può e deve andare avanti nonostante le avversità.