Valeria Solarino e Alessandro Baricco accompagnati dal musicista Nicola Tescari non si sono risparmiati, hanno dato tutto il loro entusiasmo e tutta la loro tecnica per offrire uno spettacolo unico alla popolazione di Cittareale.
I due artisti si sono recati nelle zone colpite dal sisma per l’ultimo appuntamento delle proposte della Fondazione Romaeuropa per Emozioni nel cuore d’Italia, l’iniziativa promossa dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e dalla Regione Lazio che si svolge nel mese di giugno 2018 nelle aree laziali colpite dal terremoto.
Dopo lo spettacolo di Ascanio Celestini e le coreografie aeree della Compagnia Il Posto, è arrivato il grande scrittore Alessandro Baricco a portare in scena “Palamede. L’eroe cancellato” sul palco allestito sotto il tendone della Protezione civile di Cittareale.
Guerriero valoroso della guerra di Troia, Palamede non compare in nessuno dei poemi omerici. Di lui parla Euripide che lo ricorda come l’inventore dell’alfabeto greco e della scrittura, della moneta, del gioco degli scacchi, perfino di tattiche militari.
Palamede fu un intellettuale colto e raffinato, oltre che un uomo coraggioso, che ebbe la sfortuna di incrociare sul suo cammino Odisseo, anche’esso geniale ma in tutt’altro modo: più sulfureo e meno trasparente, brillante, astuto e furbo.
In Palamede. L’eroe cancellato, Alessandro Baricco ha riscritto la vicenda di uno degli eroi greci più attrattivi dell’epica classica seppur rimasto marginale alla Storia, una vittima emblematica dello scontro tra classi dirigenti politiche e intellettuali. Palamede e Odisseo incarnano lo scontro tra visioni del mondo: l’illuminismo da una parte e l’oscurantismo dall’altra; la classe dirigente progressista l’uno e quella tradizionalista l’altro.
Lo scrittore ha voluto capire, salutare la gente del posto, capire come si vive nella difficile situazione post sisma. Baricco scherza sui manicaretti che si stanno già preparando per la cena che seguirà, «capita di fare serate in posti particolari, nei paesi. Ma certo con questo odorino di cucina non mi era mai capitato».
Ha poi incontrato il sindaco e i cuochi per una foto ricordo.