Giochi e animazione sui temi del rapporto tra uomo e creato e la sostenibilità. In attesa che l’ex centro educativo don Minozzi ad Amatrice divenga la “La Casa del futuro” immaginata dall’architetto Stefano Boeri a partire dalla “Laudato si’”, i principi dell’enciclica ispirano in queste settimane i volontari che hanno aderito al campo estivo sostenuto da Caritas Ambrosiana, nell’ambito del gemellaggio tra la Caritas della diocesi di Rieti con le altre Caritas diocesane della Lombardia.
Gli animatori volontari, per lo più giovani, sono 150 e coprono, dandosi il cambio, fino alla riapertura delle scuole, tutta l’estate, la seconda dopo il sisma che ha devastato l’Appennino centrale. Divisi in gruppi da 10, ogni due settimane, vivono un’esperienza comunitaria al fianco delle famiglie, occupandosi, in particolare, dei più piccoli, bambini e adolescenti, che in queste settimane stanno trascorrendo nel paese in condizioni ancora di precarietà le vacanze estive.
I volontari condividono con i più piccoli momenti di gioco e di formazione che in una terra ancora profondamente ferita, hanno spesso al centro il tema della responsabilità nei confronti delle risorse naturali, cuore del progetto di rigenerazione urbana che prenderà avvio, proprio grazie ai fondi raccolti da Caritas Ambrosiana e delle altre Caritas diocesane lombarde, gemellate da ottobre del 2016 con il paese e le sue 30 frazioni e borghi sparsi.
«Quando iniziammo questo rapporto di aiuto – spiega il direttore di Caritas Ambrosiana, Luciano Gualzetti – il vescovo di Rieti, mons. Domenico Pompili, ci invitò a fare tre cose: stare accanto alle persone, promuovere le attività produttive e ricostruire il senso di identità».
«A due anni di distanza, stiamo tenendo fede all’impegno che ci eravamo presi», osserva Gualzetti, sottolineando che «mentre abbiamo cercato finanziamenti per sostenere il progetto di ricostruzione del centro comunitario che diventerà ‘La Casa del futuro’, abbiamo tenuto viva una nostra presenza costante lungo tutto questo periodo. Questa presenza si intensifica d’estate con l’apporto dei volontari, provenienti da tutta Italia».
Dal Sir