Amatrice, In primo piano

Le uova di Pasqua di Amatrice sono arrivate da Bolzano: «Volevamo portare un sorriso ai bambini»

L'associazione di volontariato Help di Bolzano è arrivata ad Amatrice partendo da un’idea: il desiderio di vicinanza e solidarietà verso coloro che vivono momenti di difficoltà o disagio

L’associazione di volontariato Help nasce a Bolzano da un’idea. Un’idea semplice, ma certamente non scontata: la salvaguardia delle istituzioni e della popolazione, attraverso gesti di supporto, vicinanza e solidarietà verso coloro che vivono momenti di difficoltà o disagio.L’idea di fondo arriva da esperienze più ampie e lontane, come quelle intraprese dal fondatore dell’associazione Giovanni Saggese, militare dell’Esercito Italiano.

«In passato ho avuto pregresse esperienze di supporto alla popolazione sia in territorio nazionale che all’estero, anche nell’ambito di operazioni umanitarie, svolte per lavoro o come volontario», racconta Giovanni. «Ma negli ultimi anni mi sono reso conto che purtroppo, e nessuno me ne voglia, il sistema di Protezione Civile in Italia spesso ha qualche problema. Aiutare ovviamente non vuol dire che tutti debbano essere esperti soccorritori o rocciatori. Per aiutare basta poco, bastano quelle opere sociali, che comunque vanno gestite bene, in sicurezza, anche nel semplice gesto di portare una carezza a chi ne ha bisogno. Bisogna aiutare senza la necessità di essere soccorsi».

Naturalmente, per dare un riscontro concreto ai propri obiettivi occorre innanzitutto formazione, e pazienza: «Siamo sempre partiti dalla volontà di fornire supporto alla popolazione, in tutte le forme. Oggi è molto complicato trovare persone, soprattutto giovani, che vogliano impegnarsi in progetti di volontariato, che dunque non implicano ritorni nè economici nè di altro tipo. È necessario dunque incentivarli, spronarli, ricordando loro che quando a qualunque livello si offre un supporto a chi soffre, noi stessi diventiamo la bandiera della nostra Nazione, un segnale in cui intravedere una speranza alla quale aggrapparsi».

Da piccoli eventi di beneficenza attuati nella zona di Bolzano, l’associazione decide quest’anno di indirizzare la propria solidarietà nelle zone terremotate del centro Italia, con un pensiero particolare ai bambini, i bambini di Amatrice, dove Giovanni ha prestato soccorso dopo il sisma del 2016. «Abbiamo pernsato a loro, a coloro che un giorno ricorderanno il loro paese come era una volta», che saranno la memoria storica di quanto accaduto.

«Tramite l’associazione Amatrice siamo noi ho conosciuto Susanna Lombardi –  racconta ancora Giovanni -, insieme a lei e naturalmente in accordo con l’associazione che rappresento abbiamo deciso di portare la nostra solidarietà durante le festività pasquali al paese del reatino travolto dal sisma».L’idea si concretizza nell’iniziativa Un Uovo per Amatrice: coloratissime uova di Pasqua di cioccolato, ben 170, vengono portate alle pendici dei Monti della Laga con lo scopo di dipingere un sorriso sui visi deigli sutdenti della scuola della prima infanzia, delle scuole elementari e delle medie. Un progetto caldo e molto sentito portato a compimento grazie alle generosità dei soci, di amici e simpatizzanti dell’associazione Help e di tante raltà commerciali che si sono messe a disposizione per contribuire alla raccolta fondi.

«Dobbiamo dire grazie alla Cerealitalia che ci ha fatto un’ottima proposta economica vista la destinazione delle uova, alla Ferrero che ci ha donato due bei scatoloni di dolci, e a tutti coloro che a vario titolo ci hanno dato una mano. È grazie alla loro generosità che siamo riusciti ad acquistare le uova e ad aggiungere una bella spesa alimentare di prodotti a lunga conservazione da distribuire alla popolazione, grazie ai riferimenti della signora Lucia e di suo marito Antonio, abitanti del posto».

La distribuzione delle uova di cioccolato per i piccoli è avvenuta nei giorni scorsi nel Centro di Comunità Caritas di Amatrice, dove insieme a Giovanni e alla signora Emanuela sono arrivati in rappresentanza della Croce Rossa Italiana comitato di Sondrio il Ten. Pierangelo Leoni e il Cap. Fausto Giugni, grazie all’assenso della presidente dottoressa Giuliana Gualteroni.«È una piccola cosa, ma speriamo abbia portato un sorriso e dato la percezione alla popolazione che il loro dramma non è stato dimenticato dalla popolazione italiana», dicono dall’associazione Help, auspicando di tornare nelle zone del Centro Italia a manifestare segnali di speranza e solidarietà alle comunità colpite da tanto dolore.

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