A tre anni di distanza dal sisma non si esaurisce l’affetto delle persone nei confronti dei territori terremotati che continua, anzi, a farsi sentire da tutta Italia. Questa volta, una bella storia arriva dalla Toscana, precisamente da Casole d’ Elsa, in provincia di Siena, dove lo scorso 3 settembre si è tenuta la “Notte Dorata”, una serata interamente dedicata ad Amatrice.
Di fatto, questa manifestazione è stata solo l’ultima iniziativa di un progetto nato tre anni fa che ha preso vita dalla fiaba della scrittrice Daniela Lotti, in arte Danil, “L’orologio e L’Incantesimo del Tempo”. «Ho scritto questo libro- ha raccontato l’autrice – perché, subito dopo il sisma, una delle immagini che mi ha maggiormente colpito è stata quella dell’orologio della Torre Civica di Amatrice che mi si è inesorabilmente tatuata sulla pelle».
Da qui, emerge una poesia diventata poi la fiaba “L’Orologio e L’Incantesimo del Tempo” che ha come protagonista Doroty, l’orologio della Torre Civica e che è interamente improntata sul tema del tempo. «Una fiaba adatta sia ai grandi che ai più piccoli: per i bambini, infatti, il finale è positivo agli adulti, invece, che riescono meglio a comprendere i riferimenti a quanto realmente accaduto quella notte, rimane un punto di sospensione» ha spiegato la scrittrice.
Da questo testo, con l’aiuto della Coordinatrice Tecnica Ilaria Di Pasquale, è scaturito un vero e proprio progetto solidale che man mano ha coinvolto numerosi personaggi e istituzioni. Daniela Lotti, ripercorrendo tutto questo lungo cammino, ha ricordato come la prima tappa sia stata quella del Miur, seguita dalla presentazione al Salone Internazionale del Libro di Torino e la collaborazione con Save The Children. Non vanno però dimenticati tutti i laboratori e spettacoli teatrali fatti nelle scuole toscane portati poi, lo scorso 29 maggio, anche all’Istituto Omnicomprensivo di Amatrice.
Il primo grande volto noto della tv coinvolto nel progetto che, a titolo completamente gratuito, ha donato la sua voce per la realizzazione dell’audiolibro, è stato Flavio Insinna al quale sono seguiti quello di Donatella Milani, del regista Fabrizio Gaurducci, dei musicisti Beppe Leoncini, Emanuele Menicucci, Gionatan Caradonna e della cantante Moka, intervenuti all’evento “Notte Dorata” insieme al sindaco Andrea Pieragnoli e all’assessore alle politiche sociali di Amatrice Giambattista Paganelli.
Danil ha spiegato che «il senso di tutto questo è quello di continuare a parlare di quello che è successo per non far spegnere i riflettori. Il nostro progetto ingloba tutti i volontari che, nel loro piccolo, riescono a fare qualcosa di utile perché chiunque faccia un gesto di solidarietà diventa un volontario. In particolare, per questa manifestazione, tutto il paese di Casole d’Elsa si è mosso per aiutare Amatrice, con tre attività di ristorazione che doneranno alla città laziale una parte del ricavato della serata».
Alla luce di quanto fatto, quali sono le speranze della scrittrice per il futuro? «Amatrice è diventata la mia missione, non so il perché ma quando ho visto l’orologio della torre, è scattato qualcosa in me. Questo libro mi ha fatto conoscere tante persone dal cuore d’oro e mi sono resa conto che sono proprio loro la vera forza del nostro Paese. Bisogna sempre credere in un futuro migliore, senza mai perdere la speranza che le cose possano cambiare in maniera positiva».
Il messaggio del libro è quindi quello della fiducia e della rinascita, come dimostra il personaggio del folletto Speranza che, attraverso la sua tenace forza di volontà, riesce a sconfiggere il fato avverso.