Amatrice

In preghiera sulla tomba don Giovanni Minozzi, per superare il dolore «che strazia e affina»

Domenica 20 ottobre, ad Amatrice si è svolto il pellegrinaggio annuale alla tomba di padre Minozzi, un appuntamento molto sentito e atteso, che ha attirato l’attenzione di tutta la cittadinanza

Domenica 20 ottobre, ad Amatrice si è svolto il pellegrinaggio annuale alla tomba di padre Minozzi, un appuntamento molto sentito e atteso, che ha attirato l’attenzione di tutta la cittadinanza.

La prima tappa del pellegrinaggio si è svolta presso la struttura che un tempo ospitava l’Istituto Femminile, oggi del tutto irriconoscibile a causa delle ferite provocate dal sisma.

«Una tappa voluta e dovuta – ha spiegato don Cesare – sia perché quest’anno ricorre il centenario della fondazione dell’Opera del Don Minozzi, sia per ricordare i caduti e, in particolare, le sette vittime che hanno perso la vita a causa del crollo dell’Istituto Femminile».

Dopo un momento di preghiera, la deposizione dell’omaggio floreale: tutte le case dell’Opera attualmente in funzione, hanno inviato una piantina fiorita, come simbolo di vicinanza e partecipazione alla giornata. Una per una, le piantine sono state deposte su un masso adiacente l’Istituto Femminile, accendendo di speranza quel luogo oggi così vuoto.

La seconda tappa del pellegrinaggio ha preso vita nella chiesa provvisoria di Sant’Agostino, dove suor Marijana Lleshi ha tenuto la conferenza dal titolo “Emergenza educativa e visione pedagogica di padre Minozzi”: un modo per mettere in luce l’estrema validità e attualità degli insegnamenti del sacerdote di orgine amatriciana.

«Si rimane stupiti della forza interiore che lo ha guidato fin da giovane – ha esordito suor Marijana – perché nel corso della sua vita ha messo sempre al centro l’uomo del suo tempo, quello più bisognoso. Un evento che ha segnato fortemente la sua esistenza è stata l’esperienza come cappellano nei campi di battaglia: mentre la guerra rendeva gli esseri viventi disumani, lui cercava di salvare l’umanità attraverso l’istituzione della Casa del Soldato. Don Minozzi, che mirava ad un’educazione integrale dell’individuo, avrebbe di fatto insegnato l’importanza del dolore che strazia e affina e che la forza di volontà e il sacrificio sono elementi inscindibili per il processo educativo».

Alla conferenza è seguita la Santa messa durante la quale don Cesare, dopo aver spiegato la Parola del Signore, ha messo in luce la dimensione spirituale di padre Minozzi, uomo mosso da una fede talmente forte che lo portava a donarsi completamente agli altri: «La sua inquietudine umana non lo ha mai fatto arrendere, è riuscito infatti a trasformarla in ostinazione che gli ha consentito di non recedere mai dai suoi propositi».

Si è giunti così all’ultima parte della giornata, la preghiera sulla tomba di padre Minozzi. Una folla commossa si è diretta verso ciò che resta della Casa d’Accoglienza e, attraverso le impalcature della messa in sicurezza dell’edificio, ha reso omaggio al sacerdote.

Previous ArticleNext Article