Amatrice, In primo piano

Al lavoro perché le opere d’arte tornino

Presentato anche ad Amatrice il volume "Ai piedi della Laga": l’incontro è stato organizzato dalla Fondazione Varrone anche per fare il punto sul lavoro di recupero delle opere d’arte scampate al sisma messo in campo dalla Fondazione d’intesa con la Soprintendenza ai Beni Artistici e al Paesaggio di Latina, Frosinone e Rieti

È stato presentato anche ad Amatrice il volume Ai piedi della Laga, edito da Electa per conto della Fondazione Varrone e dedicato al patrimonio d’arte dell’area terremotata. Il lavoro racchiude in 223 pagine, comprensive di un ricco corredo fotografico, una serie di contributi di carattere storico, archeologico, artistico, paesaggistico e antropologico dedicati, nella sua prima parte, ai beni culturali della zona della Laga. Una seconda parte del libro documenta invece il lavoro svolto dal MiBACT per il recupero post sisma, l’attività conservativa e i progetti di restauro del patrimonio culturale in gestazione.

Non manca, inoltre, la prospettiva della ricostruzione. Nell’ultima parte, infatti, viene presentato il progetto diocesano di Casa Futuro, che vedrà il riassetto degli edifici dell’Opera Nazionale per il Mezzogiorno d’Italia. Alcune pagine, inoltre, sono riservate all’esperienza multimediale promossa dalla Chiesa di Rieti con il MuDa, che durante i mesi estivi è stato visitato da diverse centinaia di persone. La presentazione è stata anche l’occasione per fare il punto sul lavoro di recupero delle opere d’arte di Amatrice e Accumoli affidate alla Fondazione di origine bancaria.

Un incontro, dunque, che ha inteso offrire alla popolazione un segno di speranza: «Sappiamo – ha detto il presidente della Fondazione Varrone, Antonio D’Onofrio – quanto le opere d’arte delle vostre chiese, dei vostri paesi siano importanti per voi, ci abbiamo lavorato a lungo e ci lavoreremo ancora». Dal funzionario della Soprintendenza Giuseppe Cassio l’auspicio che tali opere, una volta restaurate, «non rientrino nei depositi ma siano rese fruibili e gradualmente trovino la strada del ritorno». Presente all’incontro anche il sindaco di Amatrice, Antonio Fontanella.

Le statue, i dipinti e sacre suppellettili salvate dalle macerie di diverse chiese terremotate e restaurate in questi mesi, saranno esposte nella mostra che a metà dicembre aprirà in città.

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