Il freddo e il maltempo non hanno fermato l’entusiasmo dei rappresentanti della Comunità Laudato si’ Accumoli-Amatrice e Ekoclub Rieti Onlus che, nella serata del 6 dicembre, si sono ritrovati nei pressi di Torrita per un evento dal forte valore simbolico: l’accensione dell’albero di Natale.
«L’albero è il simbolo della vita che ci ricorda, quando siamo in una situazione di difficoltà, che bisogna pensare al futuro» con queste parole il vescovo Domenico ha aperto la benedizione, sottolineando l’importanza della presenza dei giovani agricoltori e di tutte quelle persone che, decidendo di rimanere sul territorio, promuovono una rinascita sia economica che sociale.
Ed è proprio sull’importanza della presenza che si è inserita questa iniziativa. «Volevamo far capire agli altri che qui esistiamo» ha spiegato Floriana Baiocchi, referente della Comunità. «Non a caso, il nome della delegazione è Accumoli-Amatrice, perché raccoglie in sé tutte quelle piccole realtà presenti sul territorio: solo insieme si può raggiungere un obiettivo comune».
«Non c’è un’ecologia ambientale senza quella sociale, non si può salvare un albero se prima non salviamo le persone intorno a noi. Per questo volevamo unire tutto questo territorio, accomunato dallo stesso dramma del sisma e del Covid, come esempio per ripartite».
La Comunità ha infatti realizzato per le festività natalizie una serie di iniziative che mirano alla crescita sociale, oltre che ambientale. In primo luogo, si è adoperata per la realizzazione di una sciarpa sociale, creata dalle signore in tempo di pandemia, che verrà donata alle persone senza fissa dimora e agli anziani ospiti della Comunità di Sant’Egidio.
Inoltre è rappresentata da un pacco solidale che racchiude i prodotti dei giovani agricoltori locali, «veri esempi di resilienza» accompagnato da una copia dell’Encliclica Laudato si’ di papa Francesco.
Infine l’albero che rappresenta «un faro che illumina il territorio», come detto da Floriana Baiocchi, che ha altresì spiegato la scelta della posizione in cui installare l’arbusto. «Abbiamo selezionato un punto visibile affinché tutto il territorio si sentisse rappresentato. Abbiamo scelto una pianta della zona, semplice e forte, che potesse donare forza d’animo a tutti noi».
Parole di gratitudine e speranza espresse anche dal sindaco di Amatrice, Antonio Fontanella, che ha messo in risalto l’importanza di questa iniziativa in un periodo in cui è stata negata quella gioia che accompagnava l’atmosfera natalizia. «È un momento simbolico per ricordare che dobbiamo riconciliarci con il mondo, per far prevalere l’ umiltà e contribuire tutti insieme a costruire una società più solidale in cui prevale l’amore».
«Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo» recita, in conclusione, lo striscione della Comunità Laudato si’ Accumoli-Amatrice e Ekoclub Rieti Onlus, sorretto dalle giovani mani degli agricoltori, convinti che si possa davvero passare dalle parole ai fatti, nell’ottica di un’ecologia sempre più integrale: questo l’augurio per un Natale che, di certo, non ci lascerà indifferenti.