Anche la chiesa di Sant’Antonio Abate a Cornillo Nuovo di Amatrice si prepara all’intervento definitivo di miglioramento sismico. Come la chiesa di San Giorgio Martire a Terracino, questo organismo edilizio rappresenta un gioiello culturale per via della massiccia presenza di opere d’arte e di affreschi.
Il sisma del 2016 ha fatto sì che l’edificio riportasse delle importanti lesioni nella facciata, nelle pareti laterali e nella vela che hanno reso necessario l’intervento di messa in sicurezza. Non meno impegnativa è stata la messa in sicurezza delle opere d’arte conservate all’interno della chiesa. Sono state infatti recuperate e trasportate nel deposito della Scuola Forestale Carabinieri di Cittaducale, più di 40 opere tra suppellettili liturgiche, paramenti sacri e libri dell’archivio parrocchiale, tra i quali dei messali datati XVII e XVIII secolo.
Tra esse, spicca inoltre il tabernacolo ligneo in forma di tempietto dipinto con l’immagine del Cristo risorto e dei santi Giovanni e Antonio Abate, siglato con il nome del donatore, Cherubino de Jacobo, con data 1568.
In situ, sono state messe in sicurezza le due statue in terracotta raffiguranti Sant’Antonio abate, nella nicchia dell’altare maggiore, e la Vergine orante con il Bambino sull’altare laterale destro, attribuite allo scultore abruzzese Saturnino Gatti, protagonista del rinascimento aquilano. Non danneggiati invece i cicli pittorici ad affresco, in cui spicca la raffigurazione delle dodici Storie di Sant’Antonio abate di Dionisio Cappelli.
L’intervento di ricostruzione è quindi volto a ripristinare l’edificio per garantirne la sicurezza e la continuità di culto, non dimenticando le esigenze di conservazione e di tutela attiva.