Ricostruzione

Il santuario della Madonna di Capodacqua riaperto al pubblico

È passato solo un anno da quando la festa della Santissima Trinità si è celebrata nel campetto sottostante al santuario. Allora, la chiesa era ancora inaccessibile a causa dei danni riportati dal sisma e la distanza imposta dal Covid cominciava a rappresentare la normalità. Quest’anno, seppur distanziati, il santuario della Madonna di Capodacqua ha potuto riabbracciare i suoi fedeli nel giardino del sagrato, pronto ad essere riaperto.

Dopo cinque anni, infatti, proprio in occasione della festività patronale, nella mattina di domenica 30 Maggio, questo bellissimo edifico è stato ufficialmente restituito ai fedeli. «L’intervento, che ha interessato la chiesa e non la casa parrocchiale, è stato svolto secondo quanto disposto dalle norme speciali per il terremoto, con un budget di 350 mila euro» ha spiegato l’architetto Marco Lucandri. L’edifico ha di fatto subito il rifacimento del tetto e il consolidamento della facciata, del campanile e di tutta la volta interna della navata. «Sono stati poi restaurati tutti i danni che c’erano sugli apparati decorativi» ha aggiunto.

«Questa è una bella notizia che anticipa l’imminente riapertura di un altro edificio di culto a Borbona e che apre la strada alla ricostruzione delle 84 chiese contenute nell’ordinanza 105» ha affermato mons Pompili.

Forte l’entusiasmo e l’emozione dei cittadini accorsi in gran numero per tornare a vedere l’interno della chiesa. «È bellissimo ed emozionante avere di nuovo il nostro santuario» ha commentato la signora Sandra, parole che risuonano sulle bocche di tutti i fedeli in uscita dal portone della chiesa.

«L’augurio per questa giornata di duplice festa – ha detto il vescovo Domenico – è che questa chiesa che rappresenta per noi l’identità del territorio, ci faccia riscoprire anche la vera identità dell’uomo: quella di essere sempre aperti all’incontro con il prossimo, senza cadere in ottiche narcisistiche e prive di empatia».

Presenti alla cerimonia anche l’assessore regionale Di Berardino e il consigliere provinciale Nobili. «È un giorno meraviglioso atteso da moltissime coppie per potersi finalmente sposare. Ogni cittarealese è devoto alla Madonna di Capodaqua, ci teniamo tantissimo. » ha sottolineato il sindaco di Cattareale Francesco Nelli. «Grazie al lavoro di tutti, oggi ci riappropriamo del nostro santuario, nella speranza che il prossimo anno si possa celebrare la funzione all’interno della chiesa e che si possa fare anche la nostra amata processione» ha poi concluso.

Dopo la funzione, il vescovo si è recato alla fonte per benedire la statua della madonna, delle pecorelle e delle veggente, sistemate accuratamente da una famiglia locale. Questo breve pellegrinaggio ha sostituito, per quanto possibile, il pranzo che i fedeli erano soliti fare dopo la messa. Per quanto ancora la situazione pandemica obblighi ad un certo rigore, quel che è certo è che da oggi Cittareale, grazie all’impegno della Diocesi, torna ad avere in funzione un cuore pulsante a dimostrazione che sì, dal 2016, qualcosa sta finalmente cambiando.

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