L’architetto Stefano Boeri, il vescovo di Rieti monsignor Domenico Pompili, don Savino D’Amelio, superiore generale della Famiglia dei Discepoli di Don Minozzi proprietari dell’immobile, il sindaco di Amatrice Giorgio Cortellesi e il vice sindaco Roberto Serafini, hanno effettuato giovedì scorso un sopralluogo nel cantiere della Casa del Futuro, al fine di verificare direttamente l’avanzamento dei lavori del grande progetto della Chiesa di Rieti.
Il cantiere è stato consegnato lo scorso 27 settembre alle imprese che si sono aggiudicate i lavori in seguito alla procedura negoziata di selezione disposta dall’Opera nazionale per il Mezzogiorno d’Italia con il supporto della diocesi di Rieti.
«Casa Futuro garantirà spazi per i giovani, servirà alla formazione e allo studio e sarà utile per valorizzare le risorse del territorio legate alla produzione agroalimentare, ospiterà funzioni di carattere amministrativo e sociale e tornerà ad essere la casa madre dell’Opera nazionale per il Mezzogiorno d’Italia. Un complesso di funzioni che la mano dell’architetto Boeri, guidata dall’idea dell’ecologia integrale espressa da papa Francesco, ha organizzato in quattro corti tenendo insieme i piani della contemplazione e dell’azione», ha dichiarato il vescovo Domenico.
«Sono particolarmente felice per la velocità con la quale si sta procedendo – ha dichiarato il sindaco – si tratta infatti dell’opera più significativa della ricostruzione privata dell’intero cratere sismico. Con le sue Corti sarà il simbolo della rinascita di una città che ha saputo aspettare con pazienza e coraggio. E, tra l’altro, sarà il volano di formazione e programmazione dello sviluppo enogastronomico del nostro territorio. Casa e futuro sono i due princìpi ai quali stiamo dedicando il nostro impegno di amministratori».
Foto Comune di Amatrice