Doppia festa, ieri pomeriggio, a Posta! Domenica 21 agosto, i cittadini si sono ritrovati per la riapertura della chiesa di Santa Rufina, situata nel cuore del comune dell’Alta Valle del Velino. La cerimonia di riconsegna, che ha richiamato anche i non residenti stabili, è stata altresì occasione per mostrare il restauro della tela di San Giuseppe da Leonessa.
«Per definizione la chiesa deve essere un luogo aperto – ha detto il vescovo Domenico – uno spazio in cui si ritrovano due cose che facciamo fatica a sperimentare: il silenzio per ascoltare Dio che parla al cuore e il dialogo che, invece, si rivolge a noi. Fuori, questo dialogo è interrotto da interessi contingenti, la chiesa è un’ area di dialogo con Dio e tra di noi, tutti coloro che entrano possono rinnovare la scelta di fede».
Varcare la soglia di un luogo dell’infanzia è stata un’emozione per tutti. E lo stupore si leggeva chiaro nei volti delle signore abbigliate a festa che, sbirciando dalla porta principale non hanno potuto trattenersi dall’esclamare «che spettacolo! Che meraviglia!». «Sono molto contento – ha dichiarato il signor Angelo – sono un frequentatore di questa chiesa, abito proprio qui davanti. Abbiamo lavorato tutti per renderla piacevole nella giornata di oggi, ma abbiamo ancora molto da fare per renderla ancora più bella!».
Anche il sindaco di Posta, Achille Pacifici, ha rivolto ai presenti un pensiero di riflessione: «Oggi è un’occasione particolare per diversi motivi. Di fatto, rivediamo aperto un luogo di culto molto importante per noi, che ci fa sentire comunità. In più, si è concluso il restauro del dipinto di San Giuseppe, santo a cui è rivolta una profonda devozione nei territori del comune di Posta, in particolare nelle frazione di Cerqua e Favischio, in cui il santo è stato eretto a patrono».
«Portare questa fascia – ha concluso – è un onere e un onore. Oggi la indosso sicuramente con onore perché, con questa riapertura, si stanno concretizzando le attività di ricostruzione post-terremoto e per questo dobbiamo essere grati anche al nostro vescovo che ci è stato accanto in ogni momento, rendendosi disponibile ad ogni richiesta».
Presenti alla cerimonia anche il sindaco di Borbona, Maria Antonietta di Gaspare e il vicesindaco di Leonessa, Simone Adone. In conclusione mons. Pompili ha ringraziato la giunta comunale attuale e passata per la collaborazione, fra Alessandro per il supporto musicale, il diacono Vincenzo e il parroco, don Ferruccio, che durante questi anni si è diviso tra 4 comunità parrocchiali «facendo pervenire la sua presenza e la sua dedizione a Dio con il suo tratto chiaro e delicato».