Redazione

Commissario Castelli, sbloccato il piano ricostruzione per 228 scuole

Sbloccato il piano per la ricostruzione delle 228 scuole che hanno aderito agli Accordi quadro del Piano straordinario di ricostruzione degli edifici scolastici danneggiati dal terremoto del 2016. Gli interventi su edifici soggetti a tutela sono 47, mentre gli edifici non vincolati sono 181. In totale il valore degli interventi è pari a 899 milioni di euro, di cui 643 milioni per i lavori, così ripartiti a livello regionale: 201 milioni in Abruzzo per 48 scuole; 93 milioni nel Lazio per 31 scuole; 319 milioni nelle Marche per 91 scuole; 284 milioni in Umbria per 58 scuole.

La notizia è stata data durante una riunione in videoconferenza a cui hanno preso parte il Commissario Straordinario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli e i 72 soggetti attuatori. Imprese e professionisti che avevano risposto alla gara, gestita dalla centrale di committenza Invitalia, per la formazione degli elenchi ora potranno essere reclutati dai soggetti attuatori (Comuni e altri enti proprietari delle scuole) per le diverse fasi della ricostruzione: dalla progettazione al collaudo.

«Le scuole e il grande servizio che garantiscono per le famiglie e le comunità locali svolgono una funzione fondamentale anche per contrastare il fenomeno dello spopolamento, che contraddistingue le aree interne e in particolare i territori dell’Appennino centrale. Per questo interventi di questo tipo hanno un valore ulteriore nell’area colpita dal sisma ha detto il Commissario Castelli, salutando i partecipanti alla riu- nione L’obiettivo di tutti noi è fare presto e bene e questo significa anche assistere al meglio i Comuni e gli enti proprietari delle scuole nel delicato passaggio dai progetti ai cantieri veri e propri. Grazie al supporto di Invitalia, anche in fase di attuazione, sarà possibile la migliore e più veloce realizzazione degli interventi. Oggi finalmente i soggetti attuatori saranno in grado di attivare i servizi di progettazione e di procedere verso la cantierizzazione».

Per le scuole si rende possibile ora la partenza delle progettazioni mentre, per quelle che erano già dotate di progetto, potranno partire gli affidamenti dei lavori. Gli Accordi Quadro aggiudicati sono due, su 43 aree territoriali e articolati in 4 Sub lotti prestazionali: servizi tecnici, verifica, lavori e collaudo. Gli operatori economici che hanno partecipato alla gara sono stati 533 (227 per gli edifici vincolati e 306 per quelli non vincolati), per un totale di 165 offerte economiche. Nel corso dell’incontro sono state illustrate le procedure e i prossimi interventi, che consentiranno di passare dagli Accordi quadro ai contratti specifici per ciascun edificio scolastico. I soggetti attuatori avranno a disposizione il supporto della Struttura commissariale in tutte le fasi della procedura.

Torna il Palio dei somari-sindaci

Una festa a lungo attesa.  Anche perché l’ultima edizione si era svolta prima del terremoto. Invece, ora riparte ufficialmente il “Palio di Amatrice dei somari-sindaci“, al quale “parteciperanno” i primi cittadini del cratere e non solo. Fantini e quadrupedi con tanto di cartello che indica il “sindaco di turno”, per un giorno “diventato asino”, gareggeranno in una spassosa e semiseria corsa.

L’appuntamento, organizzato dalla Pro-Loco del paese, è per sabato 25 e domenica 26 marzo, e ha come obiettivo, dato il suo alto aspetto ludico, culturale e enogastronomico, «quello di rafforzare – secondo gli organizzatori – lo spirito di unione, ma anche di sano campanilismo che caratterizzano da sempre le comunità del cratere».

Il programma è ricco di momenti clou, tra cui un corteo storico con 300 figuranti, la sfilata della Dama dei Comuni della zona, la cena medioevale e appunto, il Palio. L’invito dell’amministrazione di Amatrice è quello di «accorrere in massa»: sarà divertente assistere alle performances degli animali, simbolo della fatica e del lavoro agricolo, per una volta protagonisti rispetto ai sindaci.

“Parteciperanno” alla competizione, oltre al sindaco di Amatrice Giorgio Cortellesi, i primi cittadini di Ascoli, Teramo, Aquila, Rieti, Accumoli, Posta, Antrodoco, Capitignano, Venarotta, Borbona, Cittareale, Castel Sant’Angelo, Cittaducale, Arquata del Tronto, Acquasanta Terme, Campotosto, Assisi, Cascia, Leonessa, Pizzoli, Castel di Tora, Tornimparte, Norcia.  E vinca il migliore o il peggiore!

Lazio, assessore Rinaldi: «La ricostruzione sarà la priorità del mio mandato»

«Sono orgogliosa di iniziare questo percorso straordinario al fianco del presidente Rocca e alla sua squadra. Le deleghe che mi sono state affidate, i Lavori pubblici, le Politiche di Ricostruzione, la Viabilità e le Infrastrutture sono fondamentali e strategiche per la rinascita e il rilancio dei comuni delle aree interne del Lazio, uno degli obiettivi principali del mio mandato. Metterò tutte le mie competenze al servizio dei cittadini e lavorerò ogni giorno con determinazione e senza sosta, ascoltando le istanze dei nostri territori e delle loro comunità. Sarò un punto di riferimento per tutti i Comuni e gli amministratori dell’area del cratere che sono stati abbandonati in questi anni e che attendono risposte fondamentali dopo il sisma che li ha colpiti. Oltre a quello della Ricostruzione nel mio mandato sarà centrale anche il tema dei Lavori Pubblici, della viabilità e delle Infrastrutture: occorre avviare importanti progetti per potenziare i collegamenti dei nostri territori e migliorare così la mobilità di tutti i cittadini che vivono e lavorano nella nostra Regione aumentandone così l’attrattività e la competitività».

Lo dichiara in una nota il nuovo assessore ai Lavori pubblici, alle Politiche di Ricostruzione, alla Viabilità e alle Infrastrutture della Regione Lazio, Manuela Rinaldi.

 

Foto da Il Messaggero.it

Sisma 2016: con il decreto ricostruzione nasce un nuovo modello

Ricostruzione e riparazione si saldano, diventando le due direttrici principali di azione per gli interventi nell’area del Cratere del sisma 2016, con l’obiettivo di fare dei territori dell’Appennino centrale colpiti dal terremoto un nuovo modello di sviluppo.

L’avvio di questo nuovo percorso è stato reso possibile dall’approvazione in via definitiva il 7 marzo, da parte della Camera dei deputati, del Decreto ricostruzione. Un provvedimento indispensabile per le zone terremotate, che contiene norme a lungo attese da amministrazioni locali e operatori economici, la cui finalità è stata anche quella di formalizzare la doppia funzione del Commissario: oltre a essere il promotore della ricostruzione fisica, diventa anche il soggetto delegato alla riparazione (intesa come rigenerazione socioeconomica) dei territori colpiti dal sisma del 2016.

Nel Decreto ricostruzione sono state varate misure particolarmente importanti, a lungo attese, come quella relativa alla stabilizzazione del personale a tempo determinato impiegato nella ricostruzione e altre azioni, volte alla semplificazione amministrativa. Inoltre, al fine di rafforzare l’aggregazione delle comunità locali, è stata introdotta la norma che deroga stabilmente al numero minimo degli alunni che sono richiesti per la formazione delle classi fino all’anno 20282029.

Infine, il Decreto è intervenuto su alcuni meccanismi della ricostruzione delle attività economiche, come l’anticipazione dell’IVA per gli immobili destinati alle attività
produttive
. L’approvazione del Dl ricostruzione è anche propedeutica all’avvio di un’interlocuzione tra la Struttura Commissariale e quei dicasteri che abbiano specifiche competenze in materia di sviluppo e ripresa economica, al fine di avviare la promozione di iniziative volte alla rigenerazione nei territori dell’Appennino centrale.

«Si parte a spron battuto nell’opera di ricostruzione post sisma 2016 del Centro Italia. Al Commissario Guido Castelli spetterà anche l’opera di risanamento, in termini socioeconomici. Abbiamo concordato che entro un decennio spiega il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci possa esaurirsi l’opera di ricostruzione con fondi pubblici, anche perché una attività celere e concreta scongiura il pericolo della sfiducia degli abitanti dei centri colpiti e quindi dello spopolamento e dell’abbandono dei territori. Al tempo stesso stiamo lavorando per predisporre un disegno di legge più articolato sulla ricostruzione post calamità che prevederà, fra le altre cose, un termine ultimo di nove anni per il completamento dei lavori. Non è possibile conclude il ministro che in Italia le macerie debbano restare al loro posto anche per cinquant’anni».

Il Commissario Castelli ha sottolineato: «Con il Decreto ricostruzione il Governo, in sinergia con la Struttura commissariale e il Parlamento, è andato a risolvere problemi di cui da tempo i territori colpiti dal sisma del 2016 chiedevano la soluzione. Un provvedimento inequivocabilmente dalla parte dei cittadini colpiti dal terremoto e dell’Appennino centrale. Il doppio ruolo del Commissario, incaricato sia della ricostruzione che della riparazione, è una intuizione del Governo Meloni che ha guidato la stesura degli emendamenti e i vari interventi migliorativi, componendo un provvedimento organico. Il DL è stato un passaggio indispensabile per avviare un sistema di interventi tesi a garantire la ripresa dell’Appennino centrale. Lavorando insieme al ministro Musumeci ha concluso Castelli sono certo che riusciremo a realizzare quella fase attuativa della ricostruzione che ci consentirà di passare dalle norme ai cantieri».

La ricostruzione del Centro Italia sconta un rallentamento causato anche da una congiuntura particolarmente critica che ha connotato gli ultimi anni. Dei 27 miliardi di stima complessiva di costo per i soli interventi privati, ne sono stati liquidati 2,7 per l’avanzamento effettivo dei lavori. Tenendo insieme la semplificazione delle procedure, la tutela dei servizi, il sostegno al tessuto economico e la definizione di un coordinamento ulteriore tra Governo e Struttura commissariale, si va a intervenire sull’articolato assetto della ricostruzione, che deve tener conto soprattutto del benessere e dello sviluppo delle comunità locali. Si gettano così le fondamenta per un modello di intervento per le aree interne che, d‘intesa con le Regioni, i comuni, e attraverso l’ascolto costante dei territori secondo una logica di governance multilivello, potrà essere promosso anche nel resto d’Italia.

Il 18 marzo la presentazione del libro “Donne di terre estreme”

Si svolgerà sabato 18 marzo ad Amatrice presso l’Auditorium della Laga, alle ore 17, la presentazione del libro del libro fotografico “Donne di terre estreme – Women of the outermost lands“. L’evento è organizzato dalla Casa delle Donne di Amatrice e Frazioni, con il contributo della Regione Lazio e del Comune di Amatrice e la collaborazione di Montura, “Montagne in movimento” e Croce Rossa Italiana (Comitato di Amatrice).

Parteciperà all’evento (ingresso libero fino ad esaurimento posti) anche l’autrice Caterina Borgato: scrittrice, viaggiatrice e fotografa. Dal 2004 è guida di lungo raggio e lavora come esperta culturale per Kel12 e National Geographic Expeditions.

Coordinerà la presentazione, Ines Millesimi di “Montagne in Movimento”.

Il volume, edito da Montura Editing è un percorso umano di ricerca personale dedicato alla realtà del mondo femminile che l’autrice, Caterina Borgato, ha incontrato in regioni della Terra considerate geograficamente estreme. Donne e luoghi ai margini. Nella depressione desertica della Dancalia etiopica, nell’inaccessibile e pacificamente occupata isola di Socotra (Arcipelago di Socotra – Yemen), sui remoti altipiani della Mongolia occidentale, ai confini con la Siberia.

Una raccolta di testi e immagini che vuole essere una testimonianza, emozionante e poetica, sulla coesione del mondo femminile, di un tacito “patto sociale” che esiste tra tutte queste donne e che rappresenta le solide fondamenta di società sconosciute o dimenticate. Un messaggio per continuare a riflettere sulla condizione femminile, sugli squilibri e sulle disgregazioni che anche nelle società del benessere diffuso, non solo in quelle estreme, rendono ancora difficile e complicata, a volte impossibile, l’affermazione sociale delle donne.

«Ho documentato nel modo che ho ritenuto più etico e sostenibile la vita quotidiana delle donne dell’isola di Socotra durante i viaggi a piedi nell’isola, quella delle donne nomadi Afar della Dancalia etiopica, in ripetute spedizioni, ma soprattutto quando ho attraversato la depressione desertica, in solitaria, in bicicletta, lungo la rotta di Ludovico Nesbitt che con ‘penuria di mezzi’ per primo attraversò la Dancalia per l’intera sua lunghezza, da sud a nord, quella delle donne kazake di una famiglia nomade durante una lunga spedizione alpinistica sui Monti Alta», racconta Caterina Borgato.

«Per la Casa è un onore intrecciare il nostro percorso con una donna come Caterina Borgato, sulla scia delle manifestazioni organizzate per la festa della Donna, ma anche per sostenere e promuovere le tematiche di viaggio etico e sostenibile: per questo motivo ci è particolarmente gradita la collaborazione con Ines Millesimi e Montagne in Movimento», spiega la Presidente della Casa delle Donne di Amatrice e Frazioni, Sonia Mascioli.

“Donne di Terre Estreme” sostiene il progetto di solidarietà internazionale UNA GER PER TUTTI in collaborazione con NEED YOU ONLUS, Croce Rossa della Mongolia e Rotary International e Montura, rivolto alle madri single con bambini disabili che vivono nel distretto Chingeltei della città di Ulan Bator (Mongolia). Gli obiettivi sono garantire un’abitazione, l’acqua potabile, la sicurezza e l’assistenza medica sanitaria per i bambini e sostenere le madri attraverso l’inserimento nel mondo del lavoro, per garantire l’autogestione e l’auto sostentamento dei nuclei familiari.

Amatrice, al via il recupero dell’ex depuratore

Firmato il contratto di appalto per l’affidamento dei lavori relativi al recupero dell’area dismessa dell’ex depuratore. Lavori che partiranno entro il 31 marzo.

«Amatrice si segnala – ha dichiarato il sindaco Giorgio Cortellesi – come uno dei primi comuni del cratere ad aver messo a terra uno dei progetti centrali previsti dal Pnrr. Siamo estremamente felici e orgogliosi per questo iniziale passo che porterà a una virtuosa rigenerazione urbana e territoriale, in linea con le direttive della Green Economy. Quello che era un disagio ecologico, rinascerà come un’eccellenza ambientale».

«Il secondo step riguardante l’ex depuratore – ha continuato – sarà, l’uso di tale spazio pubblico per motivi didattici e per la realizzazione di un laboratorio di educazione ambientale, con progetti relativi all’acquaponica, l’idrocoltura, la piscicoltura e altre attività ittiche che contribuiranno a creare le condizioni per affiancare alla ricostruzione fisica anche la ricostruzione sociale; quello sviluppo economico senza il quale non è e non sarà possibile il ripopolamento della nostra terra».

Da CEB e CDP ulteriori 350 milioni di euro per la ricostruzione delle aree terremotate del Centro Italia

Si rafforza l’impegno della Banca di Sviluppo del Consiglio d’Europa (CEB) e di Cassa Depositi e Prestiti (CDP) a favore del rilancio e della ricostruzione nei territori di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, gravemente colpiti dal sisma nel 2016 e nel 2017.

Un nuovo accordo perulteriori 350 milioni di finanziamenti è stato sottoscritto nella sede di Cassa dall’Amministratore Delegato di CDP, Dario Scannapieco, e dal Governatore della CEB, Carlo Monticelli. L’obiettivo è quello didestinare nuove risorse alle comunità dell’Appennino colpite dal sisma e di sostenere la ricostruzione di edifici privati o ad uso produttivo danneggiati dal terremoto.

A seguito del completo utilizzo da parte di CDP del precedente finanziamento da 350 milioni mobilitato dalla CEB nel 2018, la Banca ha messo a disposizione di CDP nuove risorse per ulteriori 350 milioni da destinare al finanziamento della ricostruzione. I fondi impegnati da CDP, grazie alle migliori condizioni di raccolta sui mercati internazionali in termini di tassi di interesse, consentiranno allo Stato italiano un sensibile risparmio finanziario nell’arco dei 25 anni di durata del finanziamento.

Queste risorse confluiranno nel Plafond Sisma Centro Italia di CDP e saranno veicolate, attraverso le banche convenzionate, a famiglie e imprese dei territori, sulla base dello stato di avanzamento degli interventi di ricostruzione ammessi alle agevolazioni. Gli oneri di rimborso dei finanziamenti sono a carico dello Stato mediante un meccanismo che prevede il riconoscimento, a favore dei beneficiari, di un credito di imposta che sarà ceduto alle banche convenzionate e che le stesse utilizzeranno in compensazione dei propri debiti fiscali. L’importo del credito d’imposta è pari alle rate dovute (quota capitale e quota interessi).

A seguito della sottoscrizione del contratto di finanziamento tra CEB e CDP, il Governatore della CEB, Carlo Monticelli e il Commissario Straordinario Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016, Guido Castelli hanno firmato un accordo parallelo per garantire il monitoraggio e la rendicontazione dei progetti sostenuti dalla CEB.

«Con questo nuovo accordo CEB conferma il proprio sostegno ai più vulnerabili. L’impegno della Banca nell’essere a fianco delle istituzioni italiane per rispondere a situazioni di emergenza, come quelle dei disastrosi terremoti che hanno colpito il Centro Italia nel 2016-2017, ha consentito a migliaia di persone di poter rientrare nelle proprie case e di riprendere le proprie attività produttive in aree a rischio di spopolamento. Si è inoltre già tradotto in un risparmio per lo Stato pari a oltre 30 milioni di euro. Questo nuovo finanziamento contribuirà ulteriormente a questi importanti obiettivi», ha enfatizzato Carlo Monticelli, Governatore della CEB.

«Con l’accordo firmato oggi si arricchiscono ulteriormente le risorse che Cassa Depositi e Prestiti mette a disposizione dei territori colpiti dal sisma nel 2016 e 2017. Grazie alle sinergie con le Istituzioni Europee, come la CEB, e alla solida collaborazione con il Commissario Straordinario, il nostro istituto ha già mobilitato circa tre miliardi a favore di famiglie e imprese in Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, confermando il proprio impegno per la ricostruzione, con particolare attenzione verso il miglioramento della qualità delle abitazioni e dei siti produttivi. Come CDP continueremo a lavorare costantemente per contribuire allo sviluppo del Paese e generare un impatto positivo sui territori. Questo è il nostro modo di guardare al futuro con senso di responsabilità», ha dichiarato l’Amministratore Delegato di CDP, Dario Scannapieco.

«Per il Centro Italia colpito dal sisma il sostegno di enti quali CEB e CDP rappresenta un segnale concreto e fattivo, nel complesso percorso per ricostruire case e attività produttive, della vicinanza nazionale e internazionale alla causa del cratere 2016. Un impegno che ci esorta ad essere ancora più tempestivi nel trovare e applicare le formule migliori per attuare pienamente la ricostruzione, anche attraverso quelle procedure in grado di semplificare e migliorare la messa a terra delle risorse. La qualità degli edifici ricostruiti dipenderà anche dalla capacità finanziaria di sostenere le innovazioni necessarie per garantire i massimi livelli di sicurezza sismica e di efficienza energetica», ha dichiarato Guido Castelli, Commissario Straordinario Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016.

 

Istituita nel 1956, la CEB (Banca di Sviluppo del Consiglio d’Europa) conta 42 Stati membri, inclusi ventidue paesi dell’Europa centrale, orientale e sudorientale, che costituiscono i paesi target della Banca. Quale importante strumento della politica di solidarietà in Europa, la Banca finanzia progetti sociali mettendo a disposizione le risorse raccolte sui marcati finanziari internazionali a condizioni che riflettono la qualità del suo rating (Aa1 con Moody’s, valutazione in corso per l’upgrade, AAA con Standard & Poor’s, outlook stabile, AA+ con Fitch Ratings, outlook positivo e AAA con Scope Ratings, outlook stabile).

La CEB concede quindi prestiti ai suoi Stati membri, nonché alle istituzioni finanziarie e alle autorità locali degli stessi per il finanziamento di progetti nel settore sociale, conformemente al suo statuto.

Cassa Depositi e Prestiti (CDP) è l’Istituto Nazionale di Promozione che sostiene l’economia italiana dal 1850. Con la sua attività è impegnata ad accelerare lo sviluppo industriale e infrastrutturale del Paese, al fine di contribuire alla sua crescita economica e sociale. CDP pone al centro della propria attività lo sviluppo sostenibile dei territori, oltre alla crescita e all’innovazione, anche internazionale, delle imprese italiane.

È partner degli Enti Locali, con finanziamenti e attività di advisory, per la realizzazione delle infrastrutture e per il miglioramento dei servizi di pubblica utilità. Inoltre, è attiva nella Cooperazione internazionale per la realizzazione di progetti nei Paesi in via di sviluppo e nei mercati emergenti. Cassa Depositi e Prestiti si finanzia con risorse interamente private, attraverso l’emissione di Buoni e Libretti postali e attraverso emissioni sul mercato finanziario nazionale e internazionale.

“Un giorno da carabiniere” per gli alunni di Amatrice

Continua la campagna di informazione dell’Arma dei Carabinieri per la formazione e la diffusione della cultura della legalità tra i giovani. Nel mese in corso il Comando Provinciale dei Carabinieri di Rieti ha ospitato gli alunni della scuola secondaria dell’Istituto Comprensivo di Amatrice.

I giovanissimi “ospiti” dell’Arma, accompagnati dai loro insegnanti hanno potuto vivere “UN GIORNO DA CARABINERE”. Accolti dal Capitano Marco Mascolo, Comandante della Compagnia di Cittaducale, coadiuvato da personale del Gruppo Carabinieri Forestale, dopo un breve saluto di benvenuto, hanno potuto osservare da vicino le nuovissime autoradio Alfa Romeo “Giulia” in dotazione alla Sezione Radiomobile della Compagnia, con l’illustrazione da parte del Maresciallo Colalelli Massimo del funzionamento dell’equipaggiamento e della strumentazione di bordo, nonché l’apparato per il foto-segnalamento ed il rilevamento delle impronte digitali.

Dopo un incontro con i Carabinieri Forestali del Gruppo di Rieti, la visita è proseguita presso il 16° Nucleo Elicotteri Carabinieri dove i piloti hanno mostrato i velivoli in dotazione e illustrato le modalità d’intervento per la prevenzione e la repressione degli incendi boschivi.

Gli incontri con alunni e studenti delle scuole della provincia continueranno anche nei prossimi giorni.

Il Commissario Castelli incontra gli ingegneri del cratere

L’incontro con il Commissario Straordinario del Governo per la ricostruzione sisma 2016 senatore Guido Castelli, promosso dagli Ordini degli Ingegneri delle province delle quattro Regioni del cratere e tenuto il 18 febbraio presso la sede della Sabina Universitas di Rieti, ha avviato un confronto costruttivo finalizzato alla condivisione di proposte comuni da poter inserire nell’ambito della governance della Ricostruzione post-sisma.

L’evento, organizzato dalla Fondazione e dall’Ordine degli Ingegneri della provincia di Rieti, ha visto la partecipazione del sindaco di Rieti Daniele Sinibaldi, del Presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri Ing. Angelo Domenico Perrini, del Presidente della Rete delle Professioni Tecniche Ing. Armando Zambrano, del Presidente della Sabina Universitas Ing. Antonio D’Onofrio, della Presidente del Consiglio d’Area in Ingegneria  per l’edilizia Sostenibile e l’Ambiente della Sapienza per la sede di Rieti, del Coordinatore del gruppo di Lavoro CNI Sisma centro Italia Ing. Massimo Conti e dei Presidenti degli Ordini professionali tecnici del territorio.

I temi e i contributi tecnici e programmatici emersi dal confronto e ritenuti prioritari in merito al Testo Unico della Ricostruzione Privata, ai bonus edilizi associati alla ricostruzione, agli strumenti in uso quali la piattaforma GEDESI ed altri aspetti peculiari di interesse per i professionisti, sono stati illustrati e condivisi con il Commissario Castelli e saranno formalizzati in un documento indirizzato allo stesso, con lo scopo condiviso di tracciare un percorso virtuoso che possa minimizzare le problematiche e gli ostacoli alla ricostruzione ancora in essere dopo otto anni dal sisma e, nel contempo, raggiungere la massima soddisfazione di tutti gli stakeholder.

Nelle parole del Commissario abbiamo ravvisato con soddisfazione una presa in carico delle segnalazioni ricevute e uno spirito partecipativo che auspichiamo possa portare ad una definizione di obiettivi condivisi con il fine ultimo di efficientare e accelerare il processo di ricostruzione dei territori delle Regioni coinvolte nel sisma del 2016.

Nasce la rete delle Città Margaritiane, Leonessa tra i promotori

L’Ente Palio del Velluto di Leonessa è promotore dell’iniziativa di costituire una Rete delle Città Margaritiane, la cui presentazione si svolgerà a Castel Madama il prossimo 25 febbraio. Il progetto prevede di creare e rafforzare sinergie tra città legate in vario modo in passato dalla presenza e dal governo di Madama Margarita.

Il 25 febbraio dalle ore 10.30 a Castel Madama, nel Castello Orsini, si racconterà la storia di tante città e delle iniziative da intraprendere o già intraprese per favorire la cultura dell’identità e del territorio.

Nel Lazio e in Abruzzo fanno parte della Rete Castel Madama, Leonessa, Cittaducale, Cittareale, Posta, Borbona, Borgo Velino, Cantalice, l’Aquila, Montereale, Penne, Campli, Ortona.

Di queste località, molte ricadono in zone funestate negli ultimi anni dal terremoto che risentono ancora oggi di una profonda crisi e di uno spopolamento crescente.

Gli obiettivi che la Rete si prefigge sono riassumibili in azioni culturali, sociali, antropologiche, tese a promuovere e favorire una migliore conoscenza del passato e della storia di ciascun luogo e del territorio e a rafforzare, soprattutto nelle giovani generazioni, il concetto di identità ed appartenenza come valore da tutelare e divulgare.

Ciascuna realtà potrà vantare e mettere in campo conoscenze e risorse caratteristiche del luogo, sviluppare e proporre progetti, socializzare con gli altri Paesi coinvolti e con le relative istituzioni pubbliche e culturali, la stessa Rete, potrà partecipare a bandi ove prioritaria sarà la partecipazione di più soggetti anche internazionali.

L’adesione e la partecipazione potrà permettere occasioni di scambio di esperienze per ogni fascia di età della popolazione, facendo emergere competenze storico-culturali e pratico-realizzative in ogni campo della cultura e del lavoro.

La specificità di ciascuna realtà dovrà tradursi in un calendario annuale di tutte le iniziative che richiamino l’interesse e la curiosità di visitatori e turisti e organizzarsi in veri e propri percorsi di viaggio culturale. Ciò permetterebbe anche la conoscenza e l’apprezzamento delle eccellenze del territorio di prodotti agroalimentari e artigianali dei singoli luoghi e sviluppare un indotto. Alla rete possono partecipare sia le amministrazioni che le Pro loco che le associazioni di rievocazione o che in vario modo si occupino del territorio.

La giornata è organizzata dall’Ente del Palio di Castel Madama in collaborazione con l’Ente del Palio del Velluto di Leonessa e patrocinata da Camera e Senato della Repubblica Italiana, dal Comune di Castel Madama, dal Comune di Leonessa, dall’Unpli comitato provinciale Rieti, dalla Provincia di Rieti e di Roma, dalla Comunità Montana del Velino e dal Comune di l’Aquila.

Parteciperanno all’incontro gli amministratori delle località laziali e abruzzesi, della città di Oudenaarde (Belgio) città natale di Madama Margherita e i presidenti di gruppi e rievocazioni storiche legati alla figura di Margarita d’Austria.