Redazione

Gruppo Fai Rieti e Fara Music Festival insieme per una giornata tra natura e musica

Come annunciato negli scorsi giorni sui propri canali Facebook e Instagram, nell’ambito dell’importante iniziativa “Il Jazz Italiano per le Terre del Sisma – Cammino Solidale 2023”, il Gruppo Fai Rieti ha deciso di collaborare con il Fara Music Festival nella realizzazione di un evento, in programma ad Amatrice domenica 27 agosto, tra natura, tradizioni e musica jazz.

Si comincia alle ore 15 con una camminata per 30 persone (già sold out in poco tempo) che, dal Ponte Tre Occhi, consentirà ai partecipanti di immergersi nella natura incontaminata dei Monti della Laga. La passeggiata sarà guidata da Rita Fagiani e intervallata da un set acustico di Lorenzo Bisogno al sax e Federico Gili alla fisarmonica.

Intorno alle 16:30, sarà invece la volta della conferenza “La transumanza in dodici strofe di memoria orale”, curata dal professor Settimio Adriani, già docente a contratto di Scienze della Montagna dell’Università degli Studi della Tuscia. L’incontro culturale si terrà all’Auditorium della Laga e sarà aperto a tutti con ingresso gratuito. Al termine di questo appuntamento, verso le 17:30, la stessa location farà da cornice alla musica del trio Alex Cicconi, composto dal chitarrista omonimo, da Francesco Rapinesi al contrabbasso e Marco Fiorenza alla batteria.

Il programma completo de “Il Jazz Italiano per le Terre del Sisma”, che coinvolgerà anche Camerino, Castelluccio di Norcia e L’Aquila, è consultabile qui: https://www.jazzallaquila.it/wp-content/uploads/2023/08/Programma2023.pdf

A Cittareale torna la Festa dei Cavalli

La manifestazione è a cura della Pro Loco e del Comune di Cittareale con la collaborazione dell‘Associazione Nazionale Allevatori Del Cavallo Agricolo Italiano Da T.P.R. ed il contributo della Regione Lazio e della Fondazione Varrone.

Centinaia di cavalli faranno da cornice all’Esibizione della Fanfara a cavallo dell’Arma dei Carabinieri ma non solo. Molti gli artisti che si esibiranno sul ring con la conduzione di Nico Belloni tra cui: Bartolo Messina, Gianluca Galuppi e Andrea Galuppi Guinness World Record, Jimenez Romero, Claudio D’Achille, Luigi Altieri e Chiara Cutugno.

Sarà possibile anche fare dei voli introduttivi con l’elicottero. Ecco il programma completo con tutte le attività:

VENERDI’ 25 AGOSTO

Ore 8.00 – Arrivo cavalli
Ore 9.00 – Apertura villaggio tradizioni|Esposizione prodotti tipici
Ore 9.30 – Prove spettacoli
Ore 10.00 – Apertura stand gastronomico
Ore 12.00/15.00 – Apertura area ristorazione
Ore 15.30 – Anteprima show festa cavalli
Ore 17.30 – Dimostrazione lavoro in libertà
Ore 19,00 – Cena sotto le stelle
Ore 21.30 – Si balla con l’orchestra Tonino e Lorenzo Serva
Dalle 23.00 – Cornetti caldi per tutti

SABATO 26 AGOSTO

Ore 9.00 – Apertura villaggio tradizioni|Esposizione prodotti tipici
Ore 9.30 – Prove spettacoli
Ore 11.00 – Show festa cavalli
Ore 12.00/15.00 – Apertura area ristorazione
Ore 15,00 laboratorio di morfologia a cura di A.N.A.C.A.I.T.P.R.
Ore 16,00 show festa cavalli
Ore 17.00 Esibizione della Fanfara a cavallo dell’Arma dei Carabinieri
Ore 19,00 – Cena sotto le stelle
Ore 21.30 – Si balla con Stefania Fazzini Group
Ore 24,00 – DJ Set con Graziano|Cornetti caldi per tutti

DOMENICA 27 AGOSTO

Ore 9.00 – Apertura villaggio tradizioni|Esposizione prodotti tipici
Ore 10.30 – Best in show – Vetrina morfologica stalloni, fattrici e puledre a cura di A.N.A.C.A.I.T.P.R.
Ore 11.30 – Show festa cavalli
Ore 12.00 / 15.00 – Apertura area ristorazione
Ore 16.00 – Show festa cavalli
Ore 19,00 – Cena sotto le stelle
Ore 21.30 – Si balla con Luigi Foglietta e il suo organetto

 

Sette anni dopo, ricordando le vittime del sisma

Primo anniversario del sisma di Accumoli e Amatrice, per il vescovo Vito. Terre e comunità già visitate più volte da monsignor Piccinonna, ma che oggi, quando il calendario segna la data 24 agosto, si uniscono insieme nella commemorazione delle loro vittime, con il pensiero che va, inevitabilmente, a quello che accade quella terribile notte del 2016.

La silenziosa veglia notturna è stata svolta in grande raccoglimento, con una fiaccolata verso il monumento alle vittime del sisma sito nel Parco Minozzi, dedicata alla preghiera e al ricordo di tutte le persone decedute, al rintocco delle campane.

Il mattino successivo, ritrovo dei cittadini presso la cavea dell’Auditorium della Laga, dove è stata celebrata la Santa Messa presieduta dal vescovo. L’altare, a protezione del forte sole di montagna, è stato posto sotto il gazebo della Croce Rossa Italiana: simboli ed immagini che riportano agli aiuti, ai sostegni, alle corse frenetiche ai soccorsi di sette anni fa. In prima fila le autorità, le forze dell’ordine che svolsero un ruolo tanto prezioso, il Commissario alla Ricostruzione Guido Castelli, fermato da molti per chiedere lumi e tempi sul futuro di questi territori.

«Questa celebrazione eucaristica vuole essere per tutti noi motivo di affidamento al buon Dio anzitutto dei nostri cari, i cui nomi sono scritti non solo nel nostro cuore ma, per l’eternità, nel cuore stesso di Dio; ma è anche motivo di affidamento di noi stessi e delle nostre vite, dei nostri scoraggiamenti ma soprattutto delle nostre speranze. La Parola che abbiamo ascoltato viene da Dio, è suo dono, è Lampada che brilla in luogo oscuro finchè venga la luce, perciò è parola degna di fiducia, come nessun’altra», ha detto nell’omelia don Vito.

«Solo Dio ha parole competenti e affidabili per i nostri cuori perché, nonostante dubbi e fatiche, camminiamo nel bene, prendendoci per mano, sostenendoci a vicenda, mai disperando. Come Pastore di questa terra martoriata e ferita sento di esortarci reciprocamente anzitutto ad essere e a fare comunità e a tendere molto a questo. Abbiamo bisogno di essere salvati dalla solitudine e dalla dispersione, dalla tristezza e dallo sconforto che ci portiamo tutti dentro. È solo Gesù, la Speranza fatta carne, a salvarci, a farci ripartire continuamente, talvolta anche rivedendo i nostri modi, le nostre prospettive, le nostre “certezze”».

Il richiamo va a Bartolomeo apostolo, di cui si fa memoria proprio il 24 agosto.

«È uno dei Dodici, chiamato ad una particolare intimità col Maestro. L’altro apostolo, Filippo, gli comunica una bella notizia: finalmente abbiamo trovato l’Atteso, Colui di cui parla tutta la Sacra Scrittura, il Messia, Gesù di Nazareth. Bartolomeo non sembra affatto un credulone, non si lascia sedurre facilmente, anzi tiene alte le sue difese; tra l’altro sentire di uno che viene dalla sconosciuta Nazareth non sembra proprio aprire buone possibilità…eppure la scelta di Bartolomeo di non rimanere arroccato sulle proprie posizioni, aiutato dal Vieni e vedi di Filippo, fa ripartire la vita secondo vie inedite e non precisate, in una amicizia col Signore che sarà portatrice di una promessa che può far aprire il cielo, quel cielo che dal 24 agosto di sette anni fa anche a noi sembra chiuso».

La gente si commuove, sotto il sole cocente: ci sono i gonfaloni dei Comuni, il coro, i sacerdoti del territorio, le religiose e i religiosi che tanto si adoperarono per supportare, asciugare lacrime, abbracciare durante i dolorissimi riconoscimenti delle salme. Tra la polvere, le urla, i feriti. Momenti che tornano in mente, guardando il paesaggio tutt’intorno, che porta ancora pesantemente i segni di quello che accadde.

Il vescovo Vito riporta alla speranza, alla fiducia nel futuro e nell’affidamento al Signore: «Siamo qui a coltivare la fiducia nel Dio di Gesù Cristo che non ha smesso di esserci Padre e mai lo farà! Questa pagina del Vangelo ci ricorda oggi che qualcosa di nuovo accade solo quando riusciamo a fare comunità. È questa la premessa e la forza liberante per tutto. Bartolomeo senza Filippo sarebbe rimasto al riparo, in difensiva ma comunque solo e senza la possibilità di conoscere Gesù, l’Uomo‐Dio che da Nazareth, da dove nessuno avrebbe scommesso un centesimo, veniva a portare luce a tutti coloro che erano nelle tenebre e nell’ombra di morte. Di questa Luce ne sentiamo oggi più che mai profonda nostalgia e desiderio. E si offre a ciascuno, gratuitamente ma almeno con l’impegno di desiderarla. Benedetta la nostra vita, cari fratelli e sorelle, quando ci accorgiamo degli altri e, anche in memoria dei nostri cari, con tenerezza, ci disponiamo ad accogliere, a non lasciare ai margini, a fare comunità perché solo un più grande e forte senso di comunità ci potrà aiutare ad accorgerci che, nonostante tutto, il cielo su di noi non è rimasto chiuso: sì, una comunità più forte del terremoto! E il Buon Dio doni a ciascuno, secondo le proprie responsabilità, di fare bene il bene, senza risparmiarci».

La veglia di preghiera a Illica: «Serve il lavoro perché si risorga»

«Prima il boato, la terra che trema, il buio, il silenzio, poi le urla. Il tempo passa ma quei momenti e quelle sensazioni sono impresse dentro di noi e non se ne andranno mai.
Sono passati sette anni ma noi siamo ancora qui perché le radici che ci tengono legate a quei luoghi sono più forti di qualsiasi terremoto….perché è a Illica che mi sento a casa.
Il mio pensiero va a tutte le persone che sono lassù e che ci hanno lasciato in quella maledetta notte».
Alessandro affida ai social il pensiero e il ricordo della notte del 24 agosto 2016, quando il terremoto con epicentro nella Valle del Tronto rase completamente al suolo la frazione Illica di Accumoli, e tanti territori vicini, con un impressionante totale di vite perse.

E come ogni anno, nell’anniversario della tragedia, la comunità di Illica si è ritrovata in un grande slargo, tra ruspe, cantieri e ricordi affidati alla notte.

La veglia notturna presieduta dal vescovo monsignor Vito Piccinonna ha ricordato le undici vittime del paese di Accumoli, in silenzio e quasi in punta di piedi, come non si volesse disturbare il ricordo e il raccoglimento. Un momento di preghiera incentrato sul tema del lavoro, perché è il lavoro che occorre, perché si risorga.

È per questo motivo che il parroco don Stanislao Puzio ha allestito un altare fatto di mattoni e caschetti, «perché la gente vuole e deve vedere i cantieri per poter continuare a sperare». Sopra, il Crocifisso, imponente e rassicurante, a donare protezione e speranza.

Certo, all’inestimabile valore delle vittime non può essere paragonato nessun altro valore, ma il terremoto non è solo perdita di vite umane. È anche perdita di valori, di riferimenti, del patrimonio in termini di case, chiese, opere d’arte, preziosi ed unici ricordi della gente. Il terremoto è anche una miniera di sofferenza che non si lascia placare con il passare degli anni. «L’incubo di quella notte e lo smarrimento di quei giorni, infatti, albergano nei cuori delle persone di questo territorio fino ad oggi, e non è facile smaltirli. Non è facile ricostruire la parte psicologica, spirituale e sociale della popolazione», aggiunge il parroco.

«Ci vuole un grande lavoro. Un lavoro sinergico, paziente e purtroppo anche lungo di molte persone e istituzioni affinché la gente che abitava questa terra, già affrontando le proprie fatiche prima del terremoto, ora possa continuare a sperare, ad agire, a sognare, a progettare, a lavorare. Ci vuole un grande lavoro affinché si risorga. Vogliamo essere grati alle persone di buona volontà, alla gente del posto e a quella venuta da tante parti dell’Italia e perfino del mondo a darci una mano. Questa terra pur nella fatica di risorgere comunque ha già visto parecchio sudore sulla fronte degli operai, dei progettisti e di tanti altri che lavorano affinché si possa continuare a vivere qui».

Il lavoro perché si risorga è dunque un auspicio, ma anche una condizione per rinascita e fiducia dopo tanta sofferenza.

Le vittime di Accumoli furono:

GIOVANNI CANESTRARO, ANA HUETE AGUILAR, GIAMPAOLO PACE, SOFIA ROMUALDI, ANDREA TUCCIO, RICCARDO TUCCIO, STEFANO TUCCIO, GRAZIELLA TORRONI, VINICIO VALENTINI, DINA BORDO, ASSUNTA VALERI.

La Regione garantirà la continuità delle attività del convitto

«Anche quest’anno la Regione Lazio garantirà le attività convittuali e semiconvittuali dell’istituto nell’ambito della realizzazione del nuovo edificio, il cui completamento è previsto entro il 2025. Il centro di formazione professionale di Amatrice rappresenta un’eccellenza formativa nel Lazio in ambito alberghiero, e la presenza di tanti giovani nel territorio nella fase della ricostruzione ha avuto e continua ad avere per l’intera comunità un valore irrinunciabile. È per questo che siamo impegnati nel reperimento delle risorse necessarie al prosieguo delle attività convittuali».  Lo dichiarano, l’assessore ai Lavori pubblici e alla Ricostruzione della Regione Lazio, Manuela Rinaldi e l’assessore alla Scuola, all’Università e al Lavoro, Giuseppe Schiboni.

«Daremo continuità alle attività del centro di Amatrice – concludono i due assessori – e lo faremo con risorse distinte rispetto a quelle destinate al piano annuale approvato in giunta lo scorso 8 agosto. Lo riteniamo doveroso nei confronti dei ragazzi e delle ragazze che lo frequentano e di tutto il territorio».

I dati della ricostruzione pubblica e privata aggiornati a luglio 2023

Sisma 2016: nella ricostruzione privata record di erogazioni a luglio con 131 milioni, nei primi 6 mesi del 2023 erogati 611 mln (+22% rispetto al 2022). Piani Opere Pubbliche: in meno di sei mesi, su 1.053 interventi, avviate più del 95% delle progettazioni. Adottati 600 decreti per 461 mln e 56 ordinanze. Ancora fuori da casa 14.211 nuclei familiari.

Commissario Castelli: “Doveroso l’omaggio a vittime del terremoto. Compiuti passi in avanti, ma non basta. L’obiettivo per l’Appennino centrale resta il ritorno alla normalità e un nuovo sviluppo”

Nel mese di luglio 2023 sono stati erogati da Cassa Depositi e Prestiti alle imprese che operano nella ricostruzione privata del cratere oltre 131 milioni di euro. Tale cifra rappresenta di gran lunga il valore più elevato dall’avvio dell’operatività del sistema (agosto 2017). Sempre relativamente alle erogazioni, i primi sei mesi del 2023 (gennaio-giugno) fanno segnare con 611 milioni una crescita del 22% rispetto allo stesso periodo del 2022. Nei primi sette mesi di mandato il Commissario al Sisma 2016 ha adottato circa 600 decreti, per un valore di 461 milioni di euro. Sinora Sono state presentate 28.855 richieste di contributo (su un totale di circa 50.000) di cui 17.478 hanno ottenuto un decreto di concessione, mentre sono complessivamente 14.211 i nuclei familiari che usufruiscono di una forma di assistenza abitativa: si tratta complessivamente di oltre 30 mila cittadini.

Sono alcuni dei dati relativi al cratere del sisma 2016 aggiornati al mese di luglio e resi noti dalla Struttura commissariale alla vigilia della ricorrenza del 24 agosto, quando una forte scossa di terremoto, dagli effetti distruttivi, colpì il Centro Italia.

A poche ora da questa data indelebile per la storia non solo dell’Italia Centrale, ma di tutto il Paese, il primo pensiero va alle 299 vittime della tragedia che il 24 agosto di 7 anni fa investì i Comuni di Accumoli, Amatrice e Arquata – afferma Guido Castelli, Commissario Straordinario alla Riparazione e alla Ricostruzione sisma 2016 -. A loro e ai loro cari dobbiamo, oltre al doveroso e commosso omaggio, la preservazione del ricordo e della memoria, la ricostruzione di questi luoghi e la creazione delle condizioni che consentano all’Appennino centrale non solo di tornare alla normalità, ma di poter crescere attraverso un modello di sviluppo trainato dai principi di sicurezza e sostenibilità. E’ il compito che ci siamo posti attraverso la riparazione economico-sociale, l’altro pilastro che deve accompagnare la ricostruzione. Si tratta di una missione – aggiunge Castelli – nella quale siamo impegnati quotidianamente, consapevoli del fatto che a 7 anni dal sisma del Centro Italia molto è stato fatto e si sta facendo, come dimostrano anche alcuni dati presenti nell’aggiornamento odierno, ma sappiamo che non basta. Moltissimo resta ancora da fare rispetto a un evento che non ha precedenti nella storia repubblicana, dal momento che gli sfollati furono 41mila, il territorio coinvolto è popolato da 600 mila abitanti, l’area del cratere è di 8mila km quadrati e il danno complessivo stimato è di 28 miliardi di euro. In questi anni abbiamo registrato troppe false partenze e alcune gravi criticità esterne che hanno ritardato la ricostruzione: la pandemia, l’inflazione con la conseguente esplosione dei costi delle materie prime e, non ultima, la scelta di molte imprese di abbandonare l’area del sisma per occuparsi altrove del 110%. Tutto ciò non può costituire una giustificazione rispetto ai pesanti ritardi accumulati ma deve, semmai, essere un elemento di consapevolezza e di sprone nel cimentarci in una opera di tali dimensioni. Sta a noi realizzarla – conclude il Commissario – per chi c’era, per chi è rimasto e per chi tornerà“.

RICOSTRUZIONE PRIVATA: I SEGNALI DELLA RIPRESA

Relativamente alla ricostruzione privata, nel solo mese di luglio 2023 sono stati erogati oltre 131 milioni di euro alle aziende che operano nella ricostruzione. Si tratta di gran lunga del valore più elevato mai erogato da Cassa Depositi e Prestiti dall’avvio dell’operatività (agosto 2017). A conferma di tale tendenza alla crescita nel mese di agosto, al giorno 10, sono stati erogati quasi 58 milioni di euro con una crescita del 48% rispetto alla stessa data del 2022.

Più in generale, tutti i valori del 2023 (ad eccezione di gennaio) risultano essere superiori rispetto a quelli registrati negli anni precedenti. Già a febbraio 2023 l’importo erogato aveva superato la soglia dei 100 milioni di euro. Alla fine di luglio del 2023 sono state perfezionate erogazioni, rispetto all’inizio dell’operatività, per un importo complessivo pari a 3,2 miliardi di euro.

Nell’anno 2022 erano stati erogati 995 milioni di euro mentre, nel primo semestre del 2023, Cassa Depositi e Prestiti ha complessivamente già erogato un importo pari a circa 611 milioni di euro (+22% rispetto al primo semestre del 2022 e +95% rispetto al primo semestre del 2021). Con la Provvista CDP risultano supportate 18.200 famiglie e circa 2.700 imprese.

RICHIESTE DI CONTRIBUTO, IMPORTI, CANTIERI APERTI E CHIUSI

Alla data di luglio 2023 sono state presentate complessivamente 28.855 richieste di contributo (su circa 50.000 attese), di cui 17.478 hanno ottenuto un decreto di concessione. L’importo richiesto ammonta a 11,11 miliardi, di cui 6,66 concessi e 3,3 liquidati in base all’avanzamento dei lavori. I cantieri aperti sono stati 17.442, di cui conclusi 9.483.

ASSISTENZA ABITATIVA

Sono complessivamente 14.211 i nuclei familiari, dislocati in 294 comuni, che usufruiscono di una forma di assistenza abitativa. Si tratta complessivamente di oltre 30 mila cittadini. Di questi oltre 14 mila nuclei 10.287 beneficiano del Contributo di autonoma sistemazione (Cas), 3.408 di una Soluzione abitativa di emergenza (Sae), 516 di altre forme di assistenza (compresi i moduli Mapre).

LE AZIONI DI SOSTEGNO ALLA RICOSTRUZIONE

Nel corso del 2023 si sono succeduti interventi particolarmente significativi di sostegno alla ricostruzione, frutto dell’iniziativa del Governo e del Parlamento, in coordinamento con le 4 Regioni colpite (Abruzzo, Lazio, Marche, Umbria) e con l’attiva collaborazione dei 138 Comuni del cratere, i cui sindaci si sono dimostrati vere “sentinelle” del dopo-sisma.

IL DL RICOSTRUZIONE

In particolare, un atto fondamentale che ha segnato un’importante discontinuità con il passato recente è stata la conversione in legge, nel marzo 2023, del Decreto Legge Ricostruzione, con il quale sono state varate misure particolarmente rilevanti di snellimento e di accelerazione che hanno posto le premesse per lo sblocco potenziale di molteplici procedure di ricostruzione, oltre a formalizzare la doppia funzione del Commissario di Governo il quale, oltre a essere il promotore della ricostruzione fisica, è diventato anche il soggetto delegato alla riparazione (intesa come rigenerazione socioeconomica) dei territori colpiti dal sisma del 2016. Tra i provvedimenti varati nel Dl Ricostruzione si segnalano in particolare:

  • La stabilizzazione del personale a tempo determinato impiegato nella ricostruzione. Un intervento necessario per consentire di dare continuità agli atti amministrativi in essere nel cratere presso le amministrazioni.

  • Per rafforzare l’aggregazione delle comunità locali, è stata introdotta la norma che deroga stabilmente al numero minimo degli alunni che sono richiesti per la formazione delle classi fino all’anno 2028-2029, affidando la decisione agli Uffici scolastici regionali. Sempre in relazione alle scuole, vale la pena di rammentare come nel mese di marzo di quest’anno è stato possibile sbloccare la procedura per 228 interventi di ricostruzione (valore 899 milioni di euro), compresi nel più ampio Piano straordinario di ricostruzione degli istituti nel cratere.

  • Le attività produttive hanno potuto beneficiare dell’anticipazione Iva così da evitare che sull’imprenditore gravino, dopo anni di inattività, gli oneri connessi all’imposta sul valore aggiunto.

A queste novità contenute nel DL Ricostruzione si devono poi aggiungere due ulteriori interventi di particolare rilievo:

  • Il protocollo tra Struttura commissariale e il Ministero della Cultura per l’aumento del personale nelle Soprintendenze, chiamate al rilascio di pareri vincolanti per gli interventi di ricostruzione. Un intervento rafforzativo questo, fondamentale per un territorio ricco di edifici di culto e di opere d’arte di grande rilevanza (il Decreto è stato definitivamente approvato in data 3 agosto).

  • Proroga fino al 2025 della possibilità di aggiungere al contributo sisma il Superbonus 110% per migliorare il rendimento energetico degli edifici da riparare e la loro resistenza sismica. In questo contesto, per far fronte alla difficoltà che il mercato presenta nell’acquisto dei crediti d’imposta, è stato poi siglato il protocollo d’intesa con Banca Mps per riservare un plafond di 200 milioni di euro di crediti legati all’utilizzo del Superbonus 110% nei cantieri della ricostruzione.

L’ACCELERAZIONE DELLA PROGETTAZIONE DEGLI INTERVENTI DELLA RICOSTRUZIONE PUBBLICA

Dai dati più recenti aggiornati a maggio 2023, attraverso l’ultimo Rapporto prodotto dalla Struttura commissariale, sono emersi evidenti ritardi nella fase di ricostruzione pubblica che negli anni ha fatto registrare fortissime criticità. Per tale ragione si è ritenuto necessario supportare i soggetti attuatori, in special modo i Comuni, già affaticati dagli impegni connessi alla validazione dei progetti della ricostruzione privata e dall’attuazione, per quanto di competenza, del PNRR e del Piano Nazionale Complementare sisma. Il Commissario Castelli ha definito nei provvedimenti dedicati alla ricostruzione pubblica una logica di programmazione e i dati più recenti indicano un importante accelerazione delle progettazioni delle opere.

Nei primi sette mesi di mandato il Commissario al Sisma 2016 Guido Castelli ha emanato 15 Ordinanze speciali, 18 Ordinanze ordinarie e 23 Ordinanze attuative del Piano complementare sisma. Grazie ad un efficientamento amministrativo e alla forte spinta operativa impressa dalla Struttura Commissariale, già al mese di luglio 2023 si contano quasi 600 decreti, molti dei quali di concessione di risorse per l’avanzamento delle opere di ricostruzione pubblica, legate anche al Piano nazionale complementare, per un valore complessivo di 461 milioni di euro, di cui 131 milioni per il solo Pnc. Un’accelerazione importante, in considerazione del fatto che in tutto il 2022 erano stati emanati circa 630 decreti.

Le Ordinanze hanno regolato alcuni aspetti fondamentali della ricostruzione pubblica e privata, tra i quali si segnalano:

  • Riorganizzazione delle scadenze della ricostruzione privata, per dare priorità ai percettori di Contributo di autonoma sistemazione.

  • Semplificazione e aggiornamento della disciplina del testo unico sulla ricostruzione privata.

  • Sblocco della ricostruzione delle scuole: riguarda 228 edifici scolastici che hanno aderito agli Accordi quadro del Piano straordinario di ricostruzione degli edifici scolastici danneggiati dal sisma del 2016. Il valore è di quasi 900 milioni di euro. I Soggetti attuatori sono 72.

  • Strategia complessiva per le opere pubbliche, oltre mille interventi per 1,1 miliardi, con la previsione di cronoprogrammi per garantire tempi congrui per la progettazione ed esecuzione.

  • Previsione di un supporto specifico ai Comuni e in generale ai Soggetti attuatori in riguardo alla ricostruzione delle scuole, al nuovo Codice degli Appalti, all’utilizzo di atti-tipo concordati con l’Anac, alla realizzazione delle Comunità energetiche rinnovabili.

  • Ordinanze Chiese: gestione fluida delle economie per garantire l’effettiva partenza dei cantieri, quindi con possibilità di spostare le risorse su altri interventi all’interno dello stesso plafond assegnato ai soggetti beneficiari delle Ordinanze chiese n. 105 e n. 129.

  • Novellazione costante per migliorare il Testo unico della Ricostruzione privata.

I COMUNI NON DEVONO ESSERE LASCIATI SOLI, IL CAMBIAMENTO E’ POSSIBILE

Il nuovo protocollo firmato tra il Commissario e l’Anac segnala un percorso di supporto specifico ai Comuni, nei cui confronti le azioni di sostegno e supporto sono una componente fondamentale nell’ambito dell’accelerazione del processo di ricostruzione. Attraverso il nuovo protocollo con l’Autorità nazionale Anti-corruzione è stato possibile alzare l’asticella dei controlli preventivi, per snellire le procedure, senza per questo perdere l’attenzione dedicata a legalità e trasparenza. La Struttura commissariale ha inoltre fornito ai Comuni, attraverso un team di esperti, un’attività di consulenza e accompagnamento durante la fase transitoria verso il nuovo Codice degli Appalti.

Se il Rapporto della Struttura di maggio 2023 evidenziava ritardi nella partenza della ricostruzione pubblica, con il 45% degli interventi finanziati ancora da avviare, progettazioni avviate dopo un tempo medio di 27 mesi e solo il 7,2% concluso, l’attività di programmazione impressa dal Commissario Castelli, unita al supporto costante agli enti , ha consentito di registrare importanti accelerazioni. Prendendo in esame gli ultimi Piani delle Opere Pubbliche approvati per le 4 regioni del sisma, pari a un valore di oltre 1,1 miliardi, dei 1.053 interventi riscontrati, in meno di sei mesi sono state avviate più del 95% delle progettazioni.

VIABILITA’: RIPARTIRE DA UN SISTEMA STRADALE EFFICIENTE

Per rilanciare un territorio da troppo tempo marginalizzato – ben prima del terremoto del 2016 – occorre ripartire da una nuova infrastrutturazione, che non può essere solo digitale (180 milioni sono stati stanziati per le nuove infrastrutture digitali). Centrale resta la strategia di rigenerazione viaria dell’Appennino centrale: il Piano per le strade dell’Appennino centrale comprende 33 interventi per complessivi 958 milioni di euro, di cui 400 milioni stanziati dalla Legge di Bilancio, 210 dal Mef e 178 previsti dal Piano nazionale complementare sisma. Alle misure approvate si aggiungono i 170 interventi già contenuti nel programma Anas e nelle programmazioni regionali. Inoltre con Anas sono stati pubblicati bandi di appalto per opere stradali di miglioramento e messa in sicurezza per 1,3 miliardi di euro.

NEXTAPPENNINO: RINASCE IL CENTRO ITALIA

Rilanciare il territorio dell’Appennino centrale vuol dire porre le condizioni per sostenere le nuove attività economiche e sociali, che costituiscono la premessa per la vita di imprese e famiglie. La Cabina di Coordinamento sisma ha approvato 1.357 progetti, che troveranno attuazione sia nel cratere del sisma 2016 che in quello del sisma 2009. I progetti sono finanziati con oltre 396 milioni di euro e generano 767 milioni di euro di investimenti, all’interno del programma NextAppennino, finanziato dal Piano Nazionale Complementare del Pnrr per le aree sisma 2009 e 2016. Una dimostrazione pratica di come si possano spendere, e spendere bene, le risorse pubbliche. C’è un’Italia che sa mettere a terra i finanziamenti pubblici per generare nuova vita economica e sociale (imprese, cooperative, Terzo settore, turismo, artigianato).

La Macro-misura A ha finanziato 830 interventi per un investimento complessivo pari a 1.080 milioni di euro.

Per la Macro-misura B, la Cabina di Coordinamento sisma ha approvato 1.357 progetti. I progetti sono stati finanziati per oltre 396 milioni di euro, generando 767 milioni di euro di investimenti. Considerando a sé i grandi e medi investimenti, le misure rivolte alle piccole e medie imprese, terzo settore ed enti locali fino ad oggi hanno visto ammessi 1.336 progetti, per un finanziamento di 315 milioni di euro e investimenti generati per 478 milioni di euro.

Tornano le iniziative dell’Università austriaca di Krems

L’Accademia Vicino di Accumoli è un progetto innovativo per la ricostruzione integrale del paese di Accumoli, devastato dal terremoto. Riunisce giovani musicisti nel Centro Italia, per acquisire una profonda esperienza musicale durante due settimane in estate.

Queste attività non intendono solo sostenere la ricostruzione delle strutture edilizie, ma anche ricostituire la vita culturale, sociale e comunitaria di Accumoli, creando impulsi economici.

L’Accademia Vicino è un progetto della Donau-Universität Krems (Universität für Weiterbildung Krems) e di Art in Dialogue, realizzato in collaborazione con il Comune di Accumoli, il Comune di Norcia, il Corpo Bandistico di Accumoli, la Pro Loco di Accumoli, Radici Accumolesi ed altri partner locali.

Ai partecipanti dell’Accademia viene offerto un programma multimodale che si concentra su tre argomenti principali: formazione intensiva in musica orchestrale e da camera, oltre a lezioni individuali e seminari su argomenti musicali pratici.

Dal 17 al 24 agosto 2023, sotto la direzione artistica del Maestro Johannes Wildner, si sta svolgendo un programma di opere di musica da camera di Haydn, Mozart, Beethoven e Schubert, che verrà presentato al pubblico in concerti ad Accumoli.

Oltre ai concerti, il contatto con il pubblico viene ricercato anche in eventi cameristici minori, come le esibizioni musicali spontanee in spazi pubblici.
In programma le seguenti attività:

 Vigilia commemorativa vittime sisma

Accompagnamento musicale della cerimonia commemorativa
Illica (Frazione di Accumoli)
Mercoledì 23 agosto 2023, ore 21.00

L’arte del quartetto

Lezione concertante sull’arte del quartetto
Scuola di Ricostruzione di Accumoli
Giovedì 24 agosto 2023, ore 10.00

 Santa Messa commemorativa

Accompagnamento musicale della Messa commemorativa delle vittime del terremoto
Piazza della Chiesa SS. Pietro Apostolo e Lorenzo Martire ad Accumoli
Giovedì 24 agosto 2023, ore 17.00

Concerto commemorativo

Concerto commemorativo dell’Accademia Vicino di Accumoli
Piazza della Chiesa SS. Pietro Apostolo e Lorenzo Martire ad Accumoli
Giovedì 24 agosto 2023, ore 19.00 (dopo la S.Messa)

“La Ripartenza” in prima visione il 24 agosto

La serata di giovedì 24 agosto vedrà la messa in onda in prima visione del documentario prodotto da Brs Media Srl intitolato “La Ripartenza“, un progetto nato nell’estate del 2022 e che è stato realizzato nel corso della stagione 2023 per essere presentato in prima serata nel settimo anniversario del terremoto che nel 2016 ha colpito Accumoli, Arquata ed Amatrice.

Un racconto che va oltre la narrazione di una tragedia, ma che anzi vuole mostrare come la vita sia trascorsa e stia progredendo in una zona colpita dalla catastrofe ma che ha saputo rialzarsi e ripartire. La ricostruzione del tessuto sociale prima ancora che delle case, proprio grazie al quale è stato possibile iniziare anche a rivedere la materialità del paese riprendere forma, in 70 minuti di interviste e contributi realizzati con le istituzioni locali e la cittadinanza.

Da un’idea di Antonio Caruccio, voce e volto di riferimento delle attività motoristiche in pista dei canali Mediasport, è nato il primo documentario prodotto dal Gruppo piemontese, completamente distaccato dal contesto sportivo, aprendo ad un nuovo filone narrativo che si aggiunge alla sempre più vasta offerta che viene proposta da MS Motor TV, MS Channel e dalla nuova piattaforma OTT MS Plus. La riprese sono state realizzate da Gino Allegritti, fotografo di caratura internazionale nel motorsport e fondamentale nel legame con il territorio, mentre le interviste sono state registrate da Francesco Di Nicola, esperto nel mondo della comunicazione nell’ambito dei motori e prestatosi al ruolo di tecnico e operatore in questa occasione. Al montaggio per il Gruppo editoriale Mediasport, hanno lavorato il direttore di produzione Davide Terreni ed il responsabile della comunicazione Gabriele Brusati, anche con il supporto e coordinamento del direttore editoriale, Roberto Brusati.

Antonio Caruccio “Sono molto contento che anche questo progetto abbia visto la luce. Desidero ringraziare Roberto Brusati per la fiducia riposta in me durante gli anni di collaborazione e per aver appoggiato una rivoluzionaria proposta editoriale. Al mio fianco si è imbarcato in questa avventura Francesco Di Nicola, che ha saputo raccogliere contributi fondamentali per la realizzazione del documentario, grazie anche all’impagabile contributo di Gino Allegritti. Era una promessa che gli feci dopo quel terribile giorno del 2016, e sono felice di averla potuta in qualche modo mantenere. Gino è un caro amico che il mondo dei motori mi ha portato a conoscere per avventure vissute insieme in Formula 1, nei Campionati Italiani e negli anni di ufficio stampa in Auto GP al fianco del Mondiale Turismo. Ho potuto toccare con mano una realtà che spero attraverso la nostra produzione arrivi a tutti e che possa essere uno strumento di riscoperta per un luogo che mi è rimasto nel cuore. Impagabile è stato anche il lavoro dei tecnici in sede per un’attività per noi completamente “no-profit”, che ci ha dato modo di poterci mettere a disposizione di una città che ci ha accolto a braccia aperte, e che spero potremo presto tornare a trovare per narrare il processo di ricostruzione”.

Roberto Brusati “Voglio ringraziare Antonio per averci trascinati in questa avventura. Per noi si tratta di un’operazione no-profit nata con volontà di supportare un amico ed un paese a cui ci siamo affezionati, nella narrazione e costruzione di questo progetto. Abbiamo tutti messo il nostro tempo e la nostra professionalità a servizio di questa che rappresenta anche un novità dal punto di vista della produzione delle nostre attività editoriali, ma che di fatto ci apre la strada verso un nuovo filone. Antonio e Francesco hanno dedicato in prima persona il loro tempo nella registrazione del materiale e dei contributi in quella che era la loro unica settimana di riposo dalle attività “racing”, come grande dedizione è stata messa da Davide al montaggio ed alla selezione delle immagini insieme a Gabriele. Sono fiero di quanto abbiamo realizzato, ma soprattutto spero che possa essere un segnale di vicinanza ad una popolazione che ha saputo rialzarsi e a cui siamo e resteremo vicini”.

“La Ripartenza” andrà in onda in prima visione giovedì 24 agosto alle ore 21:00 su MS Motor TV, canale 229 di Sky, e sarà poi riproposto in replica negli spazi indicati dal palinsesto, oltre che riproposta in passaggi su MS Channel, canale 814 di Sky, e poi visibile On Demand su MS Plus.

Nell’inverno sarà inoltre prevista una presentazione e proiezione ad Amatrice.

La “Lampada delle Vocazioni” arriva nella zona pastorale Valle del Velino, Monti della Laga e Altopiano Leonessano

Prosegue nella diocesi di Rieti la peregrinatio della “Lampada delle Vocazioni“, voluta dal vescovo Vito fin dal giorno della sua ordinazione: «Siamo chiamati a dare fecondità al nostro vivere anche pregando maggiormente perché ci siano vocazioni al sacerdozio».

Dallo scorso 21 gennaio, a partire dalla Cattedrale, passando poi nella basilica di Sant’Agostino e nella parrocchia di San Michele Arcangelo, la lampada ha toccato via via alcune zone pastorali della diocesi, fermandosi adesso in quella della Valle del Velino, Monti della Laga e Altopiano Leonessano.

«Chiamò a sé quelli che voleva ed essi andarono da lui» (Mc 3,13)

Il calendario

Santa Rufina (dal primo all’8 settembre)

Santa Maria del Popolo in Cittaducale (dall’8 al 15 settembre)

Santa Maria della Porta in Castel Sant’Angelo (dal 15 al 22 settembre)

San Biagio in Canetra (dal 22 al 29 settembre )

San Matteo Apostolo in Borgo Velino (dal 29  settembre al 6 ottobre)

Santa Maria Assunta in Antrodoco (dal 6 al 13 ottobre)

Santa Maria Assunta in Posta (dal 13 al 20 ottobre)

Santa Maria della Neve in Bacugno (dal 20 al 27 ottobre)

Santa Maria Assunta in Cittareale (dal 27 ottobre al 3 novembre)

Santa Croce in Borbona (dal 3 al 10 novembre)

Sant’Agostino in Amatrice (dal 10 al 17 novembre)

Santa Maria del Popolo in Preta (dal 17 al 24 novembre)

San Lorenzo Martire in Flaviano (dal 24 novembre al primo dicembre)

San Giovanni Bosco in Torrita (dal primo all’8 dicembre)

San Martino in Moletano (dall’8 al 15 dicembre)

San Sebastiano in Scai (dal 15 al 22 dicembre)

Santi Pietro Apostolo e Lorenzo Martire in Accumoli (dal 22 al 29 dicembre)

San Giuseppe da Leonessa in Leonessa (dal 9 dicembre al 5 gennaio 2024)

Santi Apostoli Pietro e Paolo in Terzone (dal 5 al 12 gennaio 2024)

 

Sette anni dal sisma, le celebrazioni tenute dal vescovo Vito

Il 24 agosto 2023 saranno trascorsi sette anni dal tragico terremoto che nel 2016 ha devastato i paesi di Accumoli, Amatrice ed Arquata del Tronto.
Nella diocesi di Rieti le vittime fu rono in totale 239, undici ad Accumoli e le restanti 238 ad Amatrice.
Per ricordare le persone scomparse nel tragico evento sismico, queste saranno le celebrazioni presiedute dal vescovo di Rieti monsignor Vito Piccinonna:

Mercoledì 23 agosto alle ore 21, si terrà una veglia di preghiera ad Illica, frazione di Accumoli.
Giovedì 24 agosto alle ore 11, Santa Messa ad Amatrice, presso l’Auditorium della Laga.
Giovedì 24 agosto alle ore 17, la Santa Messa si terrà invece ad Accumoli, sul sagrato della chiesa parrocchiale.