Epicentro Trail, manifestazione riuscita. «Grazie al grande lavoro di tutte le associazioni di Accumoli»

Sole, montagna e natura. Archiviata il 3 giugno la seconda edizione della “Epicentro Trail“. Tra i tornanti che portano al Monte Utero per poi attraversare l’area del SIC dei Pantani e poi tornare all’arrivo di Accumoli, è andata in scena una competizione dura, ma apprezzatissima tra i cultori del genere che già hanno confermato la presenza per il prossimo anno. A dare il via alla manifestazione, il sindaco di Accumoli Franca D’Angeli. Oltre sessanta gli atleti quest’anno: raddoppiato il numero di partecipanti e grande partecipazione
Nella categoria assoluta maschile a trionfare è stato ancora una volta Guido Lori dell’Avis Ascoli Marathon che ha ridotto il tempo dell’anno passato e chiuso a 2:14:29; secondo Francesco Vitali dell’Asd Bike Team Monte Azzurri. Terzo classificato, Stefano Maraessa della Polisportiva Adriatico Team.
Nella categoria assoluta femminile, vittoria per Silvia Gaffi, dell’SSD Runner Trainer Roma con il tempo di 2:42:33. Seconda classificata, Claudia Salvatore, della stessa squadra. Terza classificata, Francesca Pegolo della Scuola di Maratona Vittorio Veneto.
Alle premiazioni è intervenuta la presidente dell’UISP Rieti Caterina Ubertini e Aurelio Michelangeli di Parks Trail.
“Una manifestazione riuscita grazie al grande lavoro di tutte le associazioni di Accumoli -ha detto il Presidente di Accumoli in Marcia, Renzo Colucci– ricordiamo il grande supporto di Alessandro Nardo, della Scuola di Maratona di Vittorio Veneto, oltre alla collaborazione dell’UISP di Rieti e di Roberto Sbriccoli di Campi di Norcia. Grande partecipazione quest’anno della SSD Runner Trainer di Roma e di tante squadre da tutta Italia che ogni anno vengono a misurarsi su questo tracciato e che rendono questo evento sempre più partecipato”.
Da non dimenticare i 35 partecipanti che hanno preso parte alla passeggiata non competitiva di 6 chilometri e che hanno potuto godere gli stupendi panorami con affaccio sui Monti Sibillini e sui Monti della Laga.
Le classifiche complete e di categoria si possono visionare su www.timingrun.it

Epicentro Trail: appuntamento sabato 3 giugno ad Accumoli

Conto alla rovescia per l’appuntamento con il trail ad Accumoli. Gli organizzatori Accumoli in Marcia (RI) e Back to Campi (PG), le due associazioni gemellate in “restarTrail“, sono impegnate per riportare il trail ed il turismo nelle zone colpite dal sisma del 2016.

Torna la seconda edizione di “Epicentro Trail” ad Accumoli: sabato 3 giugno sarà il Parco del Gran Sasso e dei Monti della Laga ad ospitare il percorso competitivo di 22 km, riservato agli atleti. Per chi vuole fare una passeggiata non competitiva con i meravigliosi panorami montani della Laga e dei Sibillini, è a disposizione un percorso di 6 km.

Accumoli in Marcia è supportata da Alessandro Nardo, della Scuola di Maratona di Vittorio Veneto, oltre alla collaborazione di Aurelio Michelangeli di Parks Trail e l’UISP di Rieti. I presidenti Renzo Colucci (Accumoli in Marcia) e Roberto Sbriccoli (Pro Loco di campi) sono pronti ad accogliere i numerosi atleti che anche quest’anno si cimenteranno nello stupendo percorso naturalistico.

Iscrizioni competitiva su: www.timingrun.it

Iscrizioni passeggiata non competitiva ed informazioni su: www.accumoliinmarcia.it

Intanto il 2 giugno aprirà il weekend la 2° edizione del Trofeo Amatoriale di Accumoli di calcetto, che si svolgerà a partire dalle ore 10:00.

Nei giorni del 2-3 giugno spazio anche alla cultura con la mostra fotografica su Accumoli prima e dopo il sisma. Ci saranno anche immagini delle attività economiche della zona. L’esposizione è visitabile nel centro “Accupoli”.

L’attività dell’associazione “Accumoli in marcia” prosegue il 15 luglio prossimo con la 2^ Randonnèe di Accumoli, valida per il brevetto ARI. Il percorso su strada sarà di 200 km: la partenza è prevista tra le 8 e le 9.

Per le iscrizioni: www.audaxitalia.it e www.accumoliinmarcia.it

Ad Amatrice la quinta edizione del Festival Agrichef di Turismo Verde-Cia

Torna il Festival degli Agrichef di Turismo Verde, l’associazione agrituristica di Cia-Agricoltura Italiani che, in questo 2023, giunge alla sua V edizione. Dopo le tappe regionali, in corso da Nord a Sud Italia per decretare il piatto locale più rappresentativo, appuntamento, come da tradizione, alla finale nazionale ad Amatrice che si terrà mercoledì 24 maggio, dalle 10, presso l’Area Food e Centro di Formazione Professionale Alberghiero (località San Cipriano).

L’evento, nato sotto il claim IncontriamoCIAtavola, rinnova l’impegno di Turismo Verde-Cia nel promuovere occasioni di incontro, confronto e scambio tra Agrichef, cuoco-contadino e figura fondamentale all’interno degli agriturismi nel valorizzare i piatti tipici della cucina regionale, e studenti degli Istituti Alberghieri di tutta Italia. 

Ad Amatrice, quindi, saranno loro i veri protagonisti in una staffetta tra cucina, degustazioni e tavolo della giuria. Gli Agrichef-Cia vincitori con il piatto tipico regionale della sfida sul territorio, saranno ai fornelli insieme agli allievi dell’Alberghiero locale. A decretare la ricetta dell’edizione 2023 del Festival, un cast selezionato di esperti del settore con istituzioni, giornalisti e food blogger di rilievo nazionale.

Legalità e sicurezza nei cantieri, incontro del Commissario Castelli con i sindacati

«Il tema della legalità e della sicurezza dei lavoratori nei cantieri sono centrali nel processo di ricostruzione dell’Appennino centrale. È su questi temi che mi sono confrontato ieri con i rappresentanti nazionali delle principali organizzazioni sindacali del settore, FenealUil, Filca Cisl, Fillea Cgil»: lo afferma in una nota Guido Castelli, Commissario Straordinario alla Riparazione e Ricostruzione del Sisma 2016.

«Nel corso dell’incontro sono emerse utili proposte di carattere operativo, finalizzate ad articolare a garantire l’omogeneità dei dati e il loro interscambio, premessa indispensabile per garantire un’efficace attività di monitoraggio e controllo sui cantieri operanti nelle aree del sisma. Altro argomento all’ordine del giorno è stata l’attuazione dei protocolli di legalità. Quelle affrontate sono questioni rispetto alle quali intendo incontrare anche i rappresentanti delle imprese edili, al fine di raccogliere tutti i pareri utili nell’ottica della massima condivisione. Il rispetto della legalità e la tutela delle persone sono priorità rispetto alle quale c’è bisogno di un costante aggiornamento e prestata la massima attenzione, mantenendo la guardia alta».

Soddisfazione anche dei segretari nazionali Feneal-Filca-Fillea: Francesco Sannino, Cristina Raghitta, Graziano Gorla in particolare sulla «disponibilità del Commissario Straordinario a rispettare tutti i Protocolli sottoscritti da noi finora per la sicurezza e la qualità del lavoro nei cantieri del sisma. Dai prossimi incontri inizieremo a delineare il nuovo protocollo per i cantieri pubblici della ricostruzione pesante a partire da trasparenza legalità e sicurezza. Inoltre apprezziamo l’impegno del commissario a risolvere le criticità relative a problematiche legate ai precedenti protocolli come badge di cantiere e settimanale. Il rispetto delle previsioni dei protocolli, emanazioni dell’attività del Tavolo di Missione istituito presso il ministero dell’Interno, è un passaggio fondamentale per garantire qualità e legalità nell’esecuzioni dei lavori. Importante anche – proseguono i sindacati – che il sistema di scambio dei dati tra gli enti bilaterali delle parti sociali edili e le strutture pubbliche sia il più efficace possibile, in un’ottica di trasparenza e garanzia sulla spesa pubblica e sul costruito. Ci auguriamo una prosecuzione dell’interlocuzione al fine di adeguare e migliorare i sistemi messi in campo».

Sisma 2016, avanti il primo Psr intercomunale del cratere

Oggi mercoledì 3 maggio il Commissario Straordinario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli ha partecipato presso la sede del Comune di Posta, alla presentazione della prima fase del Piano straordinario di ricostruzione intercomunale, che coinvolge anche i comuni di Borbona e Leonessa nel Lazio.

Con lui i sindaci Maria Antonietta Di Gaspare (Borbona), Gianluca Gizzi (Leonessa) e Achille Pacifici (Posta), l’assessore regionale e alla Ricostruzione Manuela Rinaldi.

Questo Psr è attualmente l’unico di natura intercomunale nel cratere del Centro Italia ed è nato dalla volontà dei tre Comuni di cogliere l’opportunità della ricostruzione per migliorare i servizi e le prospettive dei loro territori, superando i meri confini amministrativi e coinvolgendo fin dal primo momento le comunità in un’ottica di partecipazione e di coprogettazione.

«L’abbraccio di queste tre comunità ha un alto valore, sia ideale che operativo. Il Psr di Borbona, Leonessa e Posta è un esempio concreto dell’importanza di coinvolgere le comunità locali nei processi di ricostruzione e sviluppo dichiara il Commissario Castelli . L’ascolto delle comunità, mediato da professionisti che consentono una migliore sintesi al servizio delle programmazioni comunali e intercomunali, consente di migliorare e valorizzare il processo di ricostruzione. Una fase che, come giustamente rilevato anche dall’egregio lavoro presentato oggi, deve necessariamente coordinarsi con le opportunità del Pnrr, del Piano nazionale complementare sisma e con la programmazione europea».

Il gruppo di progettazione, guidato dall’architetto e urbanista Francesco Nigro, è affiancato dalle società di consulenza tecnica Smart Land, che si occupa degli studi socioeconomici e dei processi di valorizzazione e sviluppo territoriale e sostenibile, e MeltinPro, che si occupa dei percorsi partecipati di rigenerazione territoriale, urbana, sociale e di comunità. Sul fronte degli studi storici l’analisi è condotta invece dal docente di UniRoma3 Michele Zampilli.

La prima fase del lavoro ha riguardato unattenta analisi del territorio. Sono dunque emersi tre macro-obiettivi strategici: prevenire e ridurre i rischi; favorire nuove forme di residenzialità; creare nuove opportunità di sviluppo.

Da qui, oltre a considerazioni specifiche per i tre capoluoghi, sono state elaborate sei linee di indirizzo comuni basate su altrettanti capisaldi, che rappresenteranno la base della seconda fase del Psr, dove saranno definite azioni e politiche puntuali in base alle strategie individuate: la comunità, caratterizzata in questi territori da un policentrismo identitario, arricchito dalla presenza di numerose frazioni; il biodistretto, che può rafforzarsi grazie anche ai servizi ecosistemici, quali l’agricoltura e la selvicoltura, per rendere produttive le eccellenze legate alla natura; una migliore gestione di acqua ed energia, con il rafforzamento della Comunità energetica; il paesaggio, in quanto possibile scenario dei tanti turismi, soprattutto legati a cammini e fruizione lenta, che attraversano il territorio; la salubrità e il benessere, pensando a servizi in condivisione tra i tre Comuni, riguardanti la formazione, la salute e lo sport; e infine la prevenzione e la sicurezza, lavorando a specifiche misure per ridurre la fragilità del territorio, migliorare l’accessibilità e strutturare i presidi operativi e strategici in caso di emergenza

Casa Futuro, Castelli: «Riporta la montagna al centro del discorso»

Il Commissario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli ha visitato oggi il più grande cantiere della ricostruzione privata del cratere, la “Casa Futuro” che sorgerà al posto del Don Minozzi di Amatrice.

L’enorme complesso di proprietà dell’Opera Nazionale per il Mezzogiorno d’Italia aveva subito ingenti danni a causa del terremoto. Il progetto dell’architetto Stefano Boeri, pur mantenendo i precedenti volumi, costituisce un’opera innovativa per funzioni, materiali e processi di lavorazione. Il valore dell’opera di rico-struzione è di oltre 43 milioni di euro. Insieme al Commissario Castelli e all’architetto Boeri, hanno partecipato al sopralluogo anche il sindaco di Amatrice Giorgio Cortellesi, il Segretario Generale dell’Opera Nazionale per il Mezzogiorno d’Italia, don Cesare Faiazza, l’assessore alla Ricostruzione Manuela Rinaldi e il direttore dell’Ufficio speciale per la ricostruzione Lazio Stefano Fermante.

«La Casa Futuro, ispirata all’ecologia integrale della “Laudato sì” di papa Francesco, rappresenta un punto di partenza fondamentale per il rilancio di Amatrice e di tutto l’Appennino centrale», dichiara il Commissario Castelli. «Progetti come questo dimostrano ancora una volta che le nostre montagne, ben lungi dall’essere luoghi marginali, possono tornare al centro del discorso con la loro capacità di cogliere appieno le sfide del presente. Basti pensare che oltre a prevedere energia solare e un sistema di recupero e riciclo dell’ac-qua piovana, già nel cantiere viene reimpiegato il 60% delle macerie, con un processo virtuoso di economia circolare che diventa un esempio per altre grandi opere private e pubbliche. Casa futuro – conclude Castelli – con le sue “Corti” circondate dal verde, restituirà alla comunità spazi civili, culturali e aggregativi che sono la base per una riparazione del tessuto sociale ed economico e per riportare lavoro, giovani e speranza di crescita in questa parte d’Appennino».

«Siamo felici oggi di avere con noi il Commissario Straordinario Castelli, l’assessore regionale Ferrante e il sindaco Cortellesi, sentiamo l’attenzione delle istituzioni», afferma l’architetto Boeri. «Questo è un progetto che rappresenta il simbolo della rinascita di un intero territorio. Il Don Minozzi è stato uno dei grandi motori sociali e comunitari di Amatrice in passato e oggi rinasce. E rinasce mantenendo in pieno la sua identità di luogo di incontro e di formazione dei giovani. Siamo felici di questo.

La Casa Futuro si articolerà in quattro Corti, oltre all’ex fattoria che è in fase di recupero. La Corte civica, dove troveranno spazio uffici amministrativi e testimonianze dell’arte e della storia di Amatrice; la Corte del Silenzio, dove sarà riattivata una casa di riposo già presente prima del terremoto; la Corte delle arti e dei mestieri, per valorizzare la formazione lavorativa e infine la Corte dell’Accoglienza, che potrà ospitare stage formativi per studenti di ogni parte d’Italia.

Castelli e Boeri ad Amatrice visitano il cantiere Casa Futuro

Venerdì 22 aprile alle ore 15 ad Amatrice il Commissario Straordinario per  il Sisma 2016 Guido Castelli, l’architetto Stefano Boeri e il direttore generale del Complesso Don Minozzi don Savino D’Amelio visiteranno il grande cantiere di Casa Futuro.

Casa Futuro è un grande progetto di ricostruzione e valorizzazione privata del complesso Don Minozzi, che nacque come orfanotrofio per accogliere gli orfani di guerra.

Previsto punto stampa, in fase di verifica la possibilità per la stampa di partecipare alla visita del cantiere.

Che non manchi mai la speranza

Un paradosso ha attraversato le meditazioni preparate da don Stanislao Puzio per la Via Crucis presieduta nell’area Sae di Accumoli dal vescovo Vito: che il Venerdì Santo, giorno del dolore e della croce, è nel profondo un giorno di gioia. Perché non appartiene alla morte l’ultima parola, ma alla resurrezione di Gesù. E per questo non deve mancare la speranza, anche davanti alle conseguenze del terremoto: quello più lontano de L’Aquila, che ha fatto assaporare con anticipo la paura, e quello che proprio ad Accumoli ha avuto il suo epicentro nel 2016, aprendo una ferita che non si riesce a rimarginare.

Partita dal confine basso dell’abitato per risalire verso la piazzetta del monumento ai caduti, la Via Crucis è stata vissuta nell’aria tersa del pomeriggio assolato, mentre un vento freddo soffiava leggero. Dietro la croce ricavata da due legni raccolti in montagna e portata dai bambini i fedeli hanno camminato compatti, raccolti. Nell’ultimo tratto di strada la pendenza si accentua e dalla maggiore fatica il vescovo Vito ha ricavato l’immagine dello stato d’animo di chi, da ormai molti anni, resiste nelle soluzioni abitative d’emergenza, mentre l’orizzonte della normalità pare spostarsi ogni giorno in avanti, senza poter mai essere raggiunto.

Con un invito a non mollare che ha avuto il sapore di un abbraccio profondo e partecipato: «Siamo davanti al crocifisso perché sappiamo che solo lui può alimentare la speranza di cui abbiamo bisogno», ha detto, spiegando che non si tratta di «una speranza a buon mercato», perché proviene da chi è morto e risorto. «La Pasqua, a dispetto della morte, è una festa di vita: non scompaiono le lacrime, ma ricevono una luce nuova da Dio», ha aggiunto mons Piccinonna.

Certo, è una fede esigente, ed è umano che a volte non riesca a consolare, non basti a dare forza. Per questo il vescovo ha suggerito di posare lo sguardo sui bambini: «I loro volti bellissimi, dono di Dio, mi fanno pensare che non basta che Dio ci dia speranza, questa speranza che Dio ci dona dobbiamo sapercela scambiare, trasmettere, sostenere tra di noi. E se ci sono dei momenti in cui la disperazione vuole prende il sopravvento, non so a voi, ma a me gli occhi e i volti di questi piccoli impediscono di farlo. Attraverso di loro Dio tramette speranza al nostro cammino».

La preghiera per quanti non ci sono più davanti al monumento ai caduti nel terremoto ha aperto l’ingresso nella chiesetta dove la comunità ha vissuto la liturgia del Venerdì Santo, con l’adorazione della croce. Tutto attorno, nell’aria limpida, le montagne ancora innevate sembravano ricordare la presenza di ciò che non passa, ma tutto sostiene in attesa di una nuova primavera.

A Casa Futuro il riconoscimento After the Damages International Award

Mercoledì 8 marzo si è tenuta online la cerimonia di premiazione della seconda edizione dell’After the Damages International Award, premio con lo scopo di diffondere progetti, strategie e realizzazioni nel campo dell’architettura e dell’ingegneria, che abbiano saputo interpretare il complesso tema dell’emergenza, della prevenzione, della gestione e della mitigazione del rischio.

Tra i progetti vincitori quello di Casa Futuro, firmato da Stefano Boeri Architetti per la ricostruzione del Complesso Don Minozzi di Amatrice, un luogo storico di grande importanza per il territorio colpito dal sisma del 2016. L’intervento si ispira al concetto cardine di Ecologia Integrale espressa nell’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco e al dialogo con l’architettura preesistente, progettata da Arnaldo Foschini negli anni Venti per ospitare gli orfani di guerra.

L’impiego di tipologie costruttive antisismiche, il reimpiego delle terre da scavo, la gestione puntuale delle acque meteoriche e la presenza di 930 pannelli fotovoltaici integrati in copertura, così come il recupero dell’ex fattoria e del silo adiacente – conservati con le funzioni originali come elementi della memoria dell’area – contribuiscono a ridurre notevolmente l’impatto ambientale del progetto.

Nel complesso, il progetto non si limita alla definizione di una nuova pianificazione urbana risultante dall’insieme degli interventi previsti, ma vuole sollecitare una riflessione sul rinnovato assetto strategico, in termini di nuove destinazioni d’uso, dotazione di attrezzature e servizi e gestione futura del complesso, riflettendo sul relativo ruolo che il territorio può tornare ad assumere.

«Siamo felici di questo riconoscimento: l’aspirazione di Casa Futuro è di rendere nuovamente il Don Minozzi un motore della rigenerazione sociale e culturale di questo territorio, come accadde nel primo Dopoguerra. Le corti della Casa Futuro saranno infatti luoghi comunitari di formazione, incontro e accoglienza aperti ai giovani, ai cittadini e ai visitatori della nuova Amatrice», afferma l’architetto Stefano Boeri.

Il disegno complessivo dell’area pone peraltro grande attenzione all’inserimento paesaggistico-ambientale dell’intervento – considerando le peculiarità legate al Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Lega – con un impatto ridotto al minimo: le superfici verdi costituiscono il 40% del totale e il progetto di paesaggio mira a definire spazi aperti con usi differenziati, alternati ad ampie aree verdi che caratterizzano il complesso.

Superbonus e cessione del credito nell’area del sisma, Castelli: «Impegno mantenuto»

«Sul Superbonus e la cessione del credito nell’area del cratere del Sisma 2016 esprimo sincera soddisfazione: l’impegno preso è stato mantenuto». Lo dichiara Guido Castelli, Commissario Straordinario per la Rigenerazione e Ricostruzione Sisma 2016.

«L’emendamento che garantisce fino al 2025 la cessione nel credito e lo sconto in fattura per gli interventi di ricostruzione che hanno usufruito del 110% per le lavorazioni non coperte da contributo sisma, è stato approvato dalla Commissione Finanze della Camera. Fin dal primo giorno avevo dato la massima attenzione al tema, affinchè conseguissimo un risultato fondamentale per la ricostruzione del Centro Italia», spiega Castelli.

«Ringrazio il Governo e la maggioranza per lo sforzo compiuto che, insieme alle altre misure già varate per l’area del cratere, renderà possibile passare finalmente dalle norme ai cantieri e restituire alle migliaia di cittadini dell’Appennino centrale le loro case e le loro attività in condizioni di sicurezza. Il mantenimento della cessione del credito d’imposta e dello sconto in fattura nel solo cratere sismico stimolerà le imprese a lavorare nel grande cantiere della ricostruzione. Il 110% abbinata alla ricostruzione è una necessità assoluta, che consentirà di rafforzare la sicurezza degli edifici e di renderli anche sostenibili sotto profilo energetico e ambientale», conclude il commissario.

Soddisfazione per l’approvazione dell’emendamento che consente alle comunità del centro Italia colpite dai terremoti di continuare a poter ricorrere alla cessione del credito e allo sconto in fattura per i lavori sugli immobili danneggiati dal sisma, anche da parte dell’onorevole Paolo Trancassini: «Si tratta di agevolazioni fondamentali per la ripartenza di quei territori che consentono di realizzare gli interventi di ristrutturazione, di efficientamento energetico e di messa in sicurezza antisismica, solo per citarne alcuni. Un altro passo in avanti determinante per accelerare il percorso di ricostruzione delle aree interne del cratere e il rilancio economico di quei territori».

«Durante i lavori – prosegue il deputato di Fratelli d’Italia – abbiamo approvato le deroghe allo stop sulle cessioni dei crediti e dello sconto in fattura dei lavori per le Iacp, per le Onlus e per tutte le altre associazioni del Terzo settore. Il Parlamento sostiene il lavoro del Governo Meloni che dimostra, ancora una volta, la sua attenzione e il suo massimo impegno per dare certezze e risposte a migliaia di famiglie e imprese tutelando anche i conti pubblici della nostra Nazione».

Foto di Ralph da Pixabay