Le belle notizie che arrivano a Pasqua e, per una volta, le emulazioni volte ad azioni positive e concrete. Serenella Clarice, sindaco di Posta, segue il gesto della sua collega della vicina Borbona, Maria Antonietta di Gaspare, e si taglia l’indennità per cinque anni di mandato (circa 26 mila euro) per permettere di ristrutturare l’ex caserma dei carabinieri di proprietà del Comune.
A Borbona con lo stipendio del sindaco era stato salvato lo scuolabus, a Posta invece è stata ristrutturata l’ex caserma dei carabinieri di proprietà del comune. Molti suoi concittadini alla notizia del bei gesto del sindaco di Borbona di rinunciare al proprio stipendio per garantire un servizio scuolabus le hanno chiesto: «perché non è stato fatto anche nel nostro comune?».
E allora,seppur restia, la Clarice ha raccontato la sua storia. Come la sua collega di Borbona, anche la sindaca di Posta è un carabinieri forestale. Anche lei amministra un paesino di poche anime (circa 700) nella Valle del Velino, anche lei ha rifiutato l’indennità dal 2014 a oggi per destinare i soldi alla collettività Facciamo un rapido conto sindaco. La sua inden nità è di 430 ero al mese, moltiplicato per 12 fa 5.160 euro l’anno, moltiplicato ancora per 5 quasi 26.000 euro. Un bella somma no?
«Per il mio comune con le casse quasi sempre vuote qualsiasi cifra va bene. Non voglio fare nessuno spot solo ricordare che se vuoi amministrare piccole realtà come quella di Posta deve fare anche queste cose». Con questi soldi è stata ristrutturata l’ex caserma dei carabinieri. «Le mie indennità sono finite dritte il bilancio comunale, quindi sono servite a tante cose. So per certo che una parte è servita a riqualificare l’ex caserma di nostra proprietà dove abbiamo ricavato tré appartamenti, due dei quali sono stati già affittati. Ma questi soldi possono essere serviti anche in parte per l’illumuiazione pubblica, fogne, strade e altro. Insomma per lavori pubblici. Pensi che il Comune di Posta non ha mai pagato le spese di rappresentanza che sono state sempre sostenute da me». Ma perché un sindaco che lavora si deve tagliare l’indennità?
«Le piccole realtà come Posta sono a rischio estinzione. Lo spopolamento è continuo e difficile da fermare. Dopo il sisma c’è bisogno di case sicure e i lavori all’ex caserma ci hanno permesso di affittare due appartamenti evitando così di perdere altre persone. La realtà anche qui è dura e i soldi sono sempre di meno, se anche i sindaci in prima persona non contribuiscono a dare una mano alle finanze pubbli che, il futuro sarà sempre più duro». Qualche malizioso potrebbe vedere dietro la notizia uno spot elettorale visto che Posta fra quelche giorno tornerà al voto. «Stiano tranquilli, nessuno spot elettorale, io alle prossime elezioni non mi ricandiderò».
Luca Feliziani per Il Corriere di Rieti