Gruppo Fai Rieti e Fara Music Festival insieme per una giornata tra natura e musica

Come annunciato negli scorsi giorni sui propri canali Facebook e Instagram, nell’ambito dell’importante iniziativa “Il Jazz Italiano per le Terre del Sisma – Cammino Solidale 2023”, il Gruppo Fai Rieti ha deciso di collaborare con il Fara Music Festival nella realizzazione di un evento, in programma ad Amatrice domenica 27 agosto, tra natura, tradizioni e musica jazz.

Si comincia alle ore 15 con una camminata per 30 persone (già sold out in poco tempo) che, dal Ponte Tre Occhi, consentirà ai partecipanti di immergersi nella natura incontaminata dei Monti della Laga. La passeggiata sarà guidata da Rita Fagiani e intervallata da un set acustico di Lorenzo Bisogno al sax e Federico Gili alla fisarmonica.

Intorno alle 16:30, sarà invece la volta della conferenza “La transumanza in dodici strofe di memoria orale”, curata dal professor Settimio Adriani, già docente a contratto di Scienze della Montagna dell’Università degli Studi della Tuscia. L’incontro culturale si terrà all’Auditorium della Laga e sarà aperto a tutti con ingresso gratuito. Al termine di questo appuntamento, verso le 17:30, la stessa location farà da cornice alla musica del trio Alex Cicconi, composto dal chitarrista omonimo, da Francesco Rapinesi al contrabbasso e Marco Fiorenza alla batteria.

Il programma completo de “Il Jazz Italiano per le Terre del Sisma”, che coinvolgerà anche Camerino, Castelluccio di Norcia e L’Aquila, è consultabile qui: https://www.jazzallaquila.it/wp-content/uploads/2023/08/Programma2023.pdf

Tornano le iniziative dell’Università austriaca di Krems

L’Accademia Vicino di Accumoli è un progetto innovativo per la ricostruzione integrale del paese di Accumoli, devastato dal terremoto. Riunisce giovani musicisti nel Centro Italia, per acquisire una profonda esperienza musicale durante due settimane in estate.

Queste attività non intendono solo sostenere la ricostruzione delle strutture edilizie, ma anche ricostituire la vita culturale, sociale e comunitaria di Accumoli, creando impulsi economici.

L’Accademia Vicino è un progetto della Donau-Universität Krems (Universität für Weiterbildung Krems) e di Art in Dialogue, realizzato in collaborazione con il Comune di Accumoli, il Comune di Norcia, il Corpo Bandistico di Accumoli, la Pro Loco di Accumoli, Radici Accumolesi ed altri partner locali.

Ai partecipanti dell’Accademia viene offerto un programma multimodale che si concentra su tre argomenti principali: formazione intensiva in musica orchestrale e da camera, oltre a lezioni individuali e seminari su argomenti musicali pratici.

Dal 17 al 24 agosto 2023, sotto la direzione artistica del Maestro Johannes Wildner, si sta svolgendo un programma di opere di musica da camera di Haydn, Mozart, Beethoven e Schubert, che verrà presentato al pubblico in concerti ad Accumoli.

Oltre ai concerti, il contatto con il pubblico viene ricercato anche in eventi cameristici minori, come le esibizioni musicali spontanee in spazi pubblici.
In programma le seguenti attività:

 Vigilia commemorativa vittime sisma

Accompagnamento musicale della cerimonia commemorativa
Illica (Frazione di Accumoli)
Mercoledì 23 agosto 2023, ore 21.00

L’arte del quartetto

Lezione concertante sull’arte del quartetto
Scuola di Ricostruzione di Accumoli
Giovedì 24 agosto 2023, ore 10.00

 Santa Messa commemorativa

Accompagnamento musicale della Messa commemorativa delle vittime del terremoto
Piazza della Chiesa SS. Pietro Apostolo e Lorenzo Martire ad Accumoli
Giovedì 24 agosto 2023, ore 17.00

Concerto commemorativo

Concerto commemorativo dell’Accademia Vicino di Accumoli
Piazza della Chiesa SS. Pietro Apostolo e Lorenzo Martire ad Accumoli
Giovedì 24 agosto 2023, ore 19.00 (dopo la S.Messa)

Note al Tramonto: al via le prenotazioni on line per assistere al concerto a Selvarotonda

Sarà il verde della suggestiva cornice di Selvarotonda, la location dell’atteso appuntamento musicale che si svolgerà sabtao 20 luglio alle ore 18:30 nel territorio del Comune di Cittareale.

In una panoramica posizione a 1550 metri spazio alla musica di Mozart, portata in scena con il concerto degli Archi dell’Accademia di Santa Cecilia (Direttore Luigi Piovano).

La manifestazione è stata ideata dal Comune di Cittareale e realizzata con il sostegno del Ministero Beni Ambientali e Culturali Direzione Generale Spettacolo e della Regione Lazio.

Per assistere al meglio allo spettacolo musicale che si svolgerà al tramonto sulle incantevoli montagne di Cittareale si consigliano quindi vestiti comodi e adatti alle temperature serali e telo per godere al meglio dello spettacolo a diretto contatto con la natura.

Musica, ma anche ambiente e cultura: è possibile infatti, grazie alla collaborazione della Sezione CAI di Antrodoco, raggiungere a piedi il concerto percorrendo il Sentiero Italia del Club Alpino Italiano e visitare, dalle ore 10:00 alle ore 17:00, la Rocca medievale di Cittareale, il Museo dedicato a Tito Flavio Vespasiano e il birrificio Artigianale Alta Quota.

Alle ore 17:00 termineranno tutte le attività e si proseguirà con il trasferimento a Selvarotonda dove alle 18.30 inizierà lo spettacolo.

Prima dell’inizio del concerto, il vescovo di Rieti monsignor Domenico Pompili leggerà alcuni brani dell’enciclica Laudato si’ di papa Francesco.

Sono previste n. 3 aree dedicate ai parcheggi:
PARCHEGGIO A – presso il Terminal Selvarotonda con apertura ore 16:00.
PARCHEGGIO B – presso lo Chalet Miravalle loc. Caituro con apertura ore 16:00 e servizio navetta per il trasferimento nell’area del concerto.
PARCHEGGIO C – presso il Santuario Madonna di Capodacqua (per chi parteciperà all’escursione a cura del CAI) con apertura ore 13:30.

Sarà possibile degustare i piatti tipici della cucina locale, oltre che nei ristoranti di Cittareale, presso il Ristorante Roma di Amatrice che organizzerà, solo per la cena, un servizio di catering in località Selvarotonda.

L’INGRESSO È GRATUITO MA CON PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA al seguente link:  https://www.liveticket.it/evento.aspx?Id=253931&fbclid=IwAR23N9Qwh7se73Xc8z9kSZJg2c-14Zy_lCboMFqgiayzulQL_gSiX8Oj4GE

Il potere magico della musica: a Borbona si viaggia attraverso le tradizioni

Davanti ad una numerosa platea, il musico, protagonista della rappresentazione, accompagnato dalle melodie della banda musicale di Borbona, ha intrapreso un viaggio attraverso il tempo che gli ha consentito di venire a contatto con personalità, tradizioni e credenze delle epoche passate.

Così, partendo dalla modernità, la musica lo trasporta dapprima all’anno 1850 in cui, per mezzo di un gruppo di pastori, abbigliati secondo i costumi del tempo, scopre che il nome di Borbona deriva da “Burbona”, termine che designava un luogo fangoso a causa del quale l’antico paese Lama sorgeva molto più in alto rispetto a dove sorge oggi.

Disorientato, il musico sente la necessità di tornare al presente e, per farlo, accorrono in suoi aiuto i Mazzaburelli figure legate alla tradizione folklorico-fiabesca che avevano il potere di comunicare tra il mondo ordinario e quello incantato, rappresentati in questa sede dai bambini e dalle bambine di Borbona.

Con una formula che rappresenta quasi il refrain della rappresentazione che il tempo passato scompaia, che il tempo passato appaia, i Mazzaburelli riportano il musico dalla sua banda ma, non appena gli strumenti iniziano a suonare, la scena viene invasa da un gruppo di ballerini che danzano il saltarello, ballo che veniva utilizzato per le conquiste amorose. Interessante vedere come il richiamo di questa tradizione coinvolga tutta la platea che, entusiasta, accompagna gli attori tenendo il ritmo con il battito delle mani.

Lungi dal tornare nel tempo odierno, il musico si ritrova poi catapultato nel 1730, in un epoca in cui il paese stava fronteggiando ancora la ricostruzione dovuta al terremoto del 1703. In quest’ambito, viene presentata una tecnica artistica molto importante per la tradizione: quella del Canto a Braccio. Il cantore, tenendo conto delle metrica in ottave, doveva improvvisare un canto su un argomento proposto.

Viaggiando ancora a ritroso, questa volta ci troviamo nel 1570, nel palco prende vita il corteo di Madama Margherita d’Austria, figlia di Carlo V imperatore, allora domina di quelle terre. Ormai esausto, il protagonista invoca l’aiuto divino che, prima di farlo tornare al presente, gli consente di avere un interessante dibattito sul metodo di volo con il grande Leonardo da Vinci.

La scena finale, che vede gli attori di tutte le epoche riuniti in un unico ambiente, si conclude con la figura della Pupazza che, secondo la tradizione, con la sua stravagante danza, è portatrice di fertilità per l’anno venturo. Termina così un viaggio che non ha attraversato solo tempi diversi, ma che ha scavato dentro l’anima di ogni singolo partecipante, sia esso parte del pubblico o del gruppo degli artisti, per far riaffiorare il ricordo della tradizione.

Durante i ringraziamenti, il gruppo Jobel ha sottolineato come tenga particolarmente ai progetti “locali”, perché attraverso il sostrato culturale e di bellezza autentica offerto da questi territori il loro lavoro acquista inevitabilmente valore. Lo stesso sindaco Maria Antonietta Di Gaspare ha ribadito come queste iniziative siano fondamentali per condividere la cultura, le tradizioni e il paese tutto asserendo: «questi siamo noi, questa è Borbona».
Ma l’avventura non finisce qui! Ci sono infatti altri tre appuntamenti teatrali ai quali non poter mancare. Il primo è quello del 30 giugno alle ore 19.30, presso la Lama, in cui il gruppo Jobel si esibirà in uno spettacolo itinerante incentrato sulle tradizioni di Cantalice, paese che ospiterà un’ulteriore rappresentazione il 6 luglio. Il 7 luglio, invece, l’ultimo incontro si svolgerà a Posta.

Le bande musicali di Candelo e di Borbona si esibiscono insieme per sostenere la scuola di musica

Per quale motivo due bande musicali così distanti geograficamente suonano insieme? Perché la vita è semplicemente imprevedibile. Nel 2017, dopo il terremoto, tra i tanti tecnici che si mobilitarono volontariato, c’era una signora che lavorava nel cratere e, trovandosi a Borbona per la festa di santa Restituita, conobbe la banda del comune.

Quella signora è Isabella Cattaneo ed è il “gancio” che ha reso possibile questo evento. Isabella tornando a casa mobilitò l’associazione Team Associazioni Candelesi e la Banda musicale di Candelo, allo scopo di raccogliere un contributo per la scuola di musica di Borbona. Con il generoso contributo vennero acquistati numerosi strumenti per gli allievi di Borbona. Da qui nasce un gemellaggio tra le due Bande e cosa meglio di un concerto può suggellare il “gemellaggio Sabaudo-Sabino”? Numerosi gli intervenuti al concerto d’estate 2019, che ha allietato la calda serata degli abitanti di Borbona, portando il sorriso e la soavità tra bambini, molti dei quali fanno parte della banda e adulti.

Presenti, tra gli spettatori anche alcuni degli anziani della RSA San Raffaele che proprio a Borbona ha sede ed è ben inserita nelle attività del territorio.

Banda di Borbona e banda di Candelo insieme per sostenere la musica per i giovani

Sarà un evento particolarmente significativo, quello del 22 giugno a Borbona. Grazie a un generoso e amichevole gemellaggio con la banda musicale di Candelo, in Piemonte, e al contributo del comune di Borbona che metterà a disposizione una cassa armonica, il concerto estivo che si svolgerà in piazza Martiri 4 aprile sarà una vera festa per tutti.

Ma rappresenterà anche un’occasione motivante per i ragazzi e utile per raccogliere fondi a sostegno della scuola di musica del paese.

«È il nostro vanto, il nostro orgoglio», dice il presidente Francesco Rossi. «Attualmente abbiamo ventidue ragazzi a lezione, che per un territorio che conta circa quattrocento abitanti con prevalenza di anziani è un bel numero. Alcuni di loro arrivano anche dai comuni circostanti, e anche da altre regioni».

Una scuola completamente gratuita, che permette a ciascun ragazzo di imparare a suonare uno strumento senza sostenere costi, neppure quello dell’acquisto dello strumento stesso. «Lo facciamo per mantenere le nostre radici, e porre ciascun ragazzo sullo stesso piano, proprio com’era una volta».

Un’aggregazione culturale e identitaria che ha permesso di mantenere unito il territorio in nome della musica anche e soprattutto nei momenti della grande paura, quelli delle ripetute scosse sismiche del 2016, quando addirittura, per scacciare i brutti pensieri, le prove si facevano addirittura più frequentemente del solito.

La storia della banda musicale di Borbona risale al lontano 1894, quando ogni famiglia aveva in casa un musicante. Oggi, per contrastare gli abbandoni dovuti allo spopolamento la formazione ha bisogno di un sostegno, e si inizierà sabato 22 giugno, dalla grande esibizione di piazza insieme agli amici piemontesi, con un repertorio che spazierà dal classico, al contemporane, al rock.

I circa trenta componenti della banda musicale di Candelo si fermeranno a Borbona anche il giorno seguente, per partecipare alle celebrazioni liturgiche e alla processione in onore di Santa Maria del Monte, la festa religiosa più sentita dalla popolazione borbontina.

“L’Orchestraccia” si esibisce ad Antrodoco

Nell’ambito del Velino Festival, organizzato con il sostegno del MiBAC e della Regione Lazio e la collaborazione di Ondadurto Teatro, torna ad Antrodoco il prossimo 2 giugno, “CUNTI e RACCONTI”, per la Direzione Artistica di Lorenzo Pasquali (Ondadurto Teatro).

Ad esibirsi sul palco di Piazza Marconi ad Antrodoco dalle ore 21,30 sarà “L’Orchestraccia”, gruppo itinerante delirante folk-rock romano. Il gruppo nasce dall’idea e dalla voglia di attori, cantanti e musicisti di unire le loro esperienze reciproche e confrontarle cercando una forma innovativa di spettacolo nel panorama italiano, una forma che comprenda musica e teatro in una lettura assolutamente attuale.

Lo spunto è stato prendere dal folk degli autori romani tra Ottocento e Novecento tutte quelle canzoni e poesie che sono patrimonio della cultura italiana. Dimostrando la loro attualità e la loro freschezza rivisitandone gli arrangiamenti, canzoni come “Alla renella” sembrano scritte oggi, così come le poesie di Trilussa ( “L’elezzione del presidente”, “Le cose come stanno” ), delineando il ritratto di un paese che evidentemente nei confronti degli oppressi e delle fasce più deboli si è sempre comportato in una maniera prevaricatrice ed arrogante. A tutto questo si aggiungono anche degli inediti, che ben si sposano alle storie dei ragazzi di oggi che non riescono a trovare una casa o un lavoro per farsi una famiglia, oppure dolci ballate d’amore dell’Ottocento, quando gli amori dei poveri erano amori proibiti.

Usando delle misture di suono estremamente moderne, dal dub, al punk-rock al patchanka, l’Orchestraccia fa cantare, ballare, ridere, riflettere, commuovere. In una continua ricerca, l’Orchestraccia aggiunge al proprio repertorio brani ed opere (e spesso anche ospiti!) propri della città in cui si esibisce, per dimostrare che soprattutto in Italia alcuni autori (per citare un esempio “Ho visto un re” di Fo, in paragone a Belli), anche se logisticamente distanti, trattano tematiche simili ed attuali! Un nuovo modo di vedere le distanze quindi, non più come divisione, ma come arricchimento del patrimonio culturale.

L’Orchestraccia è composta da: Marco Conidi ( cantasutore/attore), Giorgio Caputo ( attore), Luca Angeletti ( attore), Fabrizio Lo Cicero ( percussioni), Valentina Galdì ( Voce), Salvatore Romano ( chitarra) Gianfranco mauto ( Pianoforte/fisarmonica), Alessandro Vece ( violino), Alessio Guzzon ( Tromba), Claudio Mosconi (basso), Cristiano De Fabritiis ( Batteria) e Angelo Capozzi ( chitarra/ukulele)

La rassegna “CUNTI e RACCONTI” – sotto la direzione artistica di Lorenzo Pasquali e Ondadurto Teatro, propone nei borghi colpiti dal sisma, come Antrodoco e Borgo Velino, un festival multidisciplinare che intratterrà gli avventori con grandi spettacoli di Teatro Urbano, Circo Contemporaneo, Danza, Stand-Up Comedy, Parkour, Musica, Teatro Sociale e di Parola, Teatro Ragazzi eLaboratori Teatrali.

INFO: 345.7145464 – info@ondadurtoteatro.it – FACEBOOK: velinofestival