Papa Francesco battezza i 13 bambini di Accumoli e Amatrice nati dopo il terremoto

 

Nel corso della sua visita nelle zone terremotate, il 4 ottobre, papa Francesco aveva incontrato ad Amatrice una neomamma che gli aveva chiesto se potesse battezzare suo figlio. Il Papa  aveva accettato, così l’idea è stata estesa ad altri piccoli terremotati tutti provenienti da Amatrice e Accumoli.

Il grande giorno è così arrivato, Papa Francesco ha battezzato 13 bambini nati dopo il terremoto che il 24 agosto ha colpito il Centro Italia. Il più piccolo dei bimbi battezzati ha 5 giorni.

Si tratta di un nuovo gesto di attenzione che il Papa ha voluto rivolgere alle persone di Accumuli e Amatrice colpite dal sisma e già ricevute in udienza in Aula Paolo VI lo scorso 5 gennaio.

La cerimonia si è svolta in forma strettamente privata nella Cappella della residenza Santa Marta.

L’annuncio della liturgia battesimale era stato dato lo scorso 30 dicembre dal vescovo di Rieti, monsignor Domenico Pompili, durante l’intitolazione ai borghi di Amatrice e Accumoli delle due sale parto dell’ospedale San Camillo de Lellis di Rieti.

 

Il Papa alla Rsa San Raffaele di Borbona: un momento di inaspettata gioia

Oggi grande festa tra i pazienti della Rsa San Raffaele Borbona, che del tutto inaspettatamente hanno visto Papa Francesco, in visita nelle aree terremotate, varcare la porta della residenza di via Cagnano Amiterno. Dopo aver salutato uno per uno gli ospiti della Rsa, ha voluto condividere con loro un pasto caldo. Accolto dal direttore operativo della struttura, Maurizio Salvatori, e dal sindaco di Borbona, Maria Antonietta Di Gaspare, tra una carezza e una preghiera, il Papa ha potuto raccogliere le storie degli ospiti della struttura che dallo scorso 24 agosto, accoglie circa 60 abitanti provenienti dal Comune di Amatrice ormai senza più una dimora. Racconti come quelli dei coniugi Bizzoni, Elio e Clara, rispettivamente 87 e 86 anni, con i quali il Santo Padre si è trattenuto alcuni minuti. Un quadro e un’orchidea: questo è quanto è rimasto della casa dei Bizzoni. Non un quadro qualunque, poiché incornicia una pergamena ricevuta da Elio e Clara proprio dal Santo Padre, circa due anni fa in occasione delle loro nozze di diamante.

«Oggi abbiamo vissuto un momento di inaspettata gioia» ha dichiarato Alberto Bertolini, amministratore delegato del Gruppo San Raffaele: «la visita del Santo Padre è stata per noi un’enorme sorpresa che ha ripagato tutte le fatiche e i piccoli grandi disagi vissuti in queste settimane dai nostri ospiti. Un raggio di sole, foriero di speranza e conforto, capace di colmare in un baleno tutti i momenti bui seguiti a quella ancora più buia notte del 24 agosto scorso».