Gruppo Fai Rieti e Fara Music Festival insieme per una giornata tra natura e musica

Come annunciato negli scorsi giorni sui propri canali Facebook e Instagram, nell’ambito dell’importante iniziativa “Il Jazz Italiano per le Terre del Sisma – Cammino Solidale 2023”, il Gruppo Fai Rieti ha deciso di collaborare con il Fara Music Festival nella realizzazione di un evento, in programma ad Amatrice domenica 27 agosto, tra natura, tradizioni e musica jazz.

Si comincia alle ore 15 con una camminata per 30 persone (già sold out in poco tempo) che, dal Ponte Tre Occhi, consentirà ai partecipanti di immergersi nella natura incontaminata dei Monti della Laga. La passeggiata sarà guidata da Rita Fagiani e intervallata da un set acustico di Lorenzo Bisogno al sax e Federico Gili alla fisarmonica.

Intorno alle 16:30, sarà invece la volta della conferenza “La transumanza in dodici strofe di memoria orale”, curata dal professor Settimio Adriani, già docente a contratto di Scienze della Montagna dell’Università degli Studi della Tuscia. L’incontro culturale si terrà all’Auditorium della Laga e sarà aperto a tutti con ingresso gratuito. Al termine di questo appuntamento, verso le 17:30, la stessa location farà da cornice alla musica del trio Alex Cicconi, composto dal chitarrista omonimo, da Francesco Rapinesi al contrabbasso e Marco Fiorenza alla batteria.

Il programma completo de “Il Jazz Italiano per le Terre del Sisma”, che coinvolgerà anche Camerino, Castelluccio di Norcia e L’Aquila, è consultabile qui: https://www.jazzallaquila.it/wp-content/uploads/2023/08/Programma2023.pdf

Sette anni dopo, ricordando le vittime del sisma

Primo anniversario del sisma di Accumoli e Amatrice, per il vescovo Vito. Terre e comunità già visitate più volte da monsignor Piccinonna, ma che oggi, quando il calendario segna la data 24 agosto, si uniscono insieme nella commemorazione delle loro vittime, con il pensiero che va, inevitabilmente, a quello che accade quella terribile notte del 2016.

La silenziosa veglia notturna è stata svolta in grande raccoglimento, con una fiaccolata verso il monumento alle vittime del sisma sito nel Parco Minozzi, dedicata alla preghiera e al ricordo di tutte le persone decedute, al rintocco delle campane.

Il mattino successivo, ritrovo dei cittadini presso la cavea dell’Auditorium della Laga, dove è stata celebrata la Santa Messa presieduta dal vescovo. L’altare, a protezione del forte sole di montagna, è stato posto sotto il gazebo della Croce Rossa Italiana: simboli ed immagini che riportano agli aiuti, ai sostegni, alle corse frenetiche ai soccorsi di sette anni fa. In prima fila le autorità, le forze dell’ordine che svolsero un ruolo tanto prezioso, il Commissario alla Ricostruzione Guido Castelli, fermato da molti per chiedere lumi e tempi sul futuro di questi territori.

«Questa celebrazione eucaristica vuole essere per tutti noi motivo di affidamento al buon Dio anzitutto dei nostri cari, i cui nomi sono scritti non solo nel nostro cuore ma, per l’eternità, nel cuore stesso di Dio; ma è anche motivo di affidamento di noi stessi e delle nostre vite, dei nostri scoraggiamenti ma soprattutto delle nostre speranze. La Parola che abbiamo ascoltato viene da Dio, è suo dono, è Lampada che brilla in luogo oscuro finchè venga la luce, perciò è parola degna di fiducia, come nessun’altra», ha detto nell’omelia don Vito.

«Solo Dio ha parole competenti e affidabili per i nostri cuori perché, nonostante dubbi e fatiche, camminiamo nel bene, prendendoci per mano, sostenendoci a vicenda, mai disperando. Come Pastore di questa terra martoriata e ferita sento di esortarci reciprocamente anzitutto ad essere e a fare comunità e a tendere molto a questo. Abbiamo bisogno di essere salvati dalla solitudine e dalla dispersione, dalla tristezza e dallo sconforto che ci portiamo tutti dentro. È solo Gesù, la Speranza fatta carne, a salvarci, a farci ripartire continuamente, talvolta anche rivedendo i nostri modi, le nostre prospettive, le nostre “certezze”».

Il richiamo va a Bartolomeo apostolo, di cui si fa memoria proprio il 24 agosto.

«È uno dei Dodici, chiamato ad una particolare intimità col Maestro. L’altro apostolo, Filippo, gli comunica una bella notizia: finalmente abbiamo trovato l’Atteso, Colui di cui parla tutta la Sacra Scrittura, il Messia, Gesù di Nazareth. Bartolomeo non sembra affatto un credulone, non si lascia sedurre facilmente, anzi tiene alte le sue difese; tra l’altro sentire di uno che viene dalla sconosciuta Nazareth non sembra proprio aprire buone possibilità…eppure la scelta di Bartolomeo di non rimanere arroccato sulle proprie posizioni, aiutato dal Vieni e vedi di Filippo, fa ripartire la vita secondo vie inedite e non precisate, in una amicizia col Signore che sarà portatrice di una promessa che può far aprire il cielo, quel cielo che dal 24 agosto di sette anni fa anche a noi sembra chiuso».

La gente si commuove, sotto il sole cocente: ci sono i gonfaloni dei Comuni, il coro, i sacerdoti del territorio, le religiose e i religiosi che tanto si adoperarono per supportare, asciugare lacrime, abbracciare durante i dolorissimi riconoscimenti delle salme. Tra la polvere, le urla, i feriti. Momenti che tornano in mente, guardando il paesaggio tutt’intorno, che porta ancora pesantemente i segni di quello che accadde.

Il vescovo Vito riporta alla speranza, alla fiducia nel futuro e nell’affidamento al Signore: «Siamo qui a coltivare la fiducia nel Dio di Gesù Cristo che non ha smesso di esserci Padre e mai lo farà! Questa pagina del Vangelo ci ricorda oggi che qualcosa di nuovo accade solo quando riusciamo a fare comunità. È questa la premessa e la forza liberante per tutto. Bartolomeo senza Filippo sarebbe rimasto al riparo, in difensiva ma comunque solo e senza la possibilità di conoscere Gesù, l’Uomo‐Dio che da Nazareth, da dove nessuno avrebbe scommesso un centesimo, veniva a portare luce a tutti coloro che erano nelle tenebre e nell’ombra di morte. Di questa Luce ne sentiamo oggi più che mai profonda nostalgia e desiderio. E si offre a ciascuno, gratuitamente ma almeno con l’impegno di desiderarla. Benedetta la nostra vita, cari fratelli e sorelle, quando ci accorgiamo degli altri e, anche in memoria dei nostri cari, con tenerezza, ci disponiamo ad accogliere, a non lasciare ai margini, a fare comunità perché solo un più grande e forte senso di comunità ci potrà aiutare ad accorgerci che, nonostante tutto, il cielo su di noi non è rimasto chiuso: sì, una comunità più forte del terremoto! E il Buon Dio doni a ciascuno, secondo le proprie responsabilità, di fare bene il bene, senza risparmiarci».

“Don Minozzi, un uomo al servizio”: lunedì 21 agosto la presentazione

Sarà presentato lunedì 21 agosto alle ore 18, presso l’Auditorium della Laga di Amatrice, il libro “Don Minozzi, un uomo al servizio“, di Flavio Giacosa per Effatà Edizioni.

Dopo il saluto del sindaco Giorgio Cortellesi e delle autorità presenti, seguirà una tavola rotonda all’interno della quale interverranno:

  • Il vescovo di Rieti monsignor Vito Piccinonna;
  • Flavio Giacosa, autore del libro;
  • Don Savino D’Amelio, Superiore Generale della Famiglia dei Discepoli di Don Minozzi;
  • Suor Margherita Colucci, Madre Generale delle Ancelle del Signore;
  • Paolo Plini, storico e ricercatore CNR.

Modera il dibattito la giornalista Emma Moriconi.

Si inaugura il nuovo Museo di Amatrice

Venerdì 28 luglio l’inaugurazione del Museo di Amatrice (il cui sito “Sala Brignano” è stato realizzato grazie alla generosità dell’attore Enrico Brignano), museo dedicato alla storica dell’arte Floriana Svizzeretto, scomparsa il 24 agosto 2016 nel crollo della sua abitazione di Amatrice, che comprende oltre cinquanta opere d’arte tra dipinti, sculture, suppellettili sacre e elementi d’arredo.
Venerdì 28 luglio quindi, importante giornata dedicata alla cultura. Alle ore 17,00 presso l’Auditorium della Laga sarà presentato, il catalogo “Bellezze rinate” (Campisano editore), contenente le schede delle opere restaurate esposte, più saggi che ne illustrano la mission.
Seguiranno le visite al Museo, adiacente al Comune e al Laboratorio di Rinascita presso l’Area del Gusto, col suggestivo e attesissimo momento musicale dall’alto valore simbolico: il recupero, grazie al restauro eseguito dal ministero della Cultura-Art Bonus, dell’organo della Chiesa del Suffragio, uno strumento datato 1777, che per l’occasione sarà suonato dal maestro Luca Grosso.
«La nostra storia torna a casa. Per noi l’apertura del Museo – ha dichiarato il sindaco Giorgio Cortellesi – è il frutto virtuoso di un impegno e di un’azione collettiva succeduti nel tempo, grazie alla generosità dell’attore Brignano, della Fondazione Vega che ha provveduto agli infissi e ai vetri. E ancora, al Comitato Perdonanza 2017, al ministero della Cultura, alla Sovraintendenza, alla Fondazione Varrone e della volontà dell’Amministrazione che ha finanziato il Catalogo. Professionisti che si sono adoperati per far ripartire un archivio vivente, quale è e sarà il Museo di Amatrice. Recuperare, dare nuova vita al nostro patrimonio storico, artistico, architettonico, strettamente legato all’identità di una comunità, vuol dire attingere al passato e rinascere guardando al futuro».
PROGRAMMA 28 LUGLIO, INAUGURAZIONE MUSEO DI AMATRICE – PRIMA PARTE – Auditorium della Laga, ore 17
SALUTI ISTITUZIONALI: 
Giorgio Cortellesi, Sindaco di Amatrice
Gennaro Capo, Prefetto di Rieti
Paolo Iannelli, Soprintendente Speciale per le aree colpite dal sisma del 24 agosto 2016
Lisa Lambusier, Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma e per la provincia di Rieti
Mauro Trilli, Presidente della Fondazione Varrone
Vescovo di Rieti, Mons. Vito Piccinonna
INTERVENTI:
Brunella Fratoddi, curatrice dell’allestimento e del catalogo
Giuseppe Cassio, direttore scientifico del Museo, storico dell’arte della Soprintendenza 
Monica Minati e Margherita Fratarcangeli, collaboratrici storiche dell’arte della Soprintendenza e autrici delle schede pubblicate nel catalogo Campisano Editore.
A seguire visita contingentata di massimo 15 persone alla volta al Museo. 
SECONDA PARTE – AREA DEL GUSTO: Laboratorio di Rinascita
Presentazione musicale dell’organo a canne realizzato nel 1777 da Adriano Fedri Fedeli e proveniente dalla chiesa di Santa Maria del Suffragio di Amatrice. 
INTRODUCE: Giuseppe Cassio – Direttore dei Lavori
INTERVENTO: Claudio Pinchi – Restauratore
Esecuzioni musicali in prima assoluta dopo il restauro: Maestro Luca Grosso
Brani di: Domenico Zipoli e Antonio Vivaldi
Presentazione del laboratorio di restauro: Stefania Zucconi

Ad Amatrice il raduno regionale del Lazio dell’Alpinismo Giovanile

Si è svolto ad Amatrice nel weekend del 10 ed 11 giugno 2023 il corso di aggiornamento per operatori di Tutela Ambiente Montano del Lazio ed il raduno regionale di Alpinismo Giovanile del Lazio. Una due giorni, quella amatriciana, ricca di eventi nella quale le due Commissioni Regionali di Alpinismo Giovanile e Tutela Ambiente Montano hanno lavorato all’unisono coinvolgendo la sezione CAI di Amatrice anche lei protagonista nell’organizzazione dei due eventi. Infatti diversi soci della sezione amatriciana hanno tenuto lezione nell’interessante corso di aggiornamento che si è svolto il sabato 10 giugno presso la sala conferenze della Casa della Montagna.

I 30 operatori TAM, intervenuti da tutto il Lazio, hanno potuto ascoltare dalla viva voce dei docenti nozioni sulle specificità naturalistiche, geologiche e culturali del versante amatriciano dei Monti della Laga ma non solo. Hanno potuto ascoltare anche storie sulla transumanza molto praticata dai pastori di tanto tempo fa.

Altra giornata interessante è stata quella di domenica 11 giugno, momento della tradizionale escursione, che ha consentito di apprezzare dal vivo le informazioni acquisite nei momenti divulgativi del giorno precedente. Alla passeggiata, tra l’altro XI edizione di “In cammino nei parchi” giornata nazionale delle meraviglie delle aree protette, in una montagna da conoscere, viva per cultura e natura, hanno preso parte, oltre agli operatori TAM, anche i ragazzi dell’Alpinismo Giovanile arrivati ad Amatrice per l’annuale raduno regionale. I giovani aquilotti si sono cimentati su di un percorso che dall’abitato di San Cipriano li ha condotti dapprima verso la frazione di San Lorenzo a Pinaco, poi verso Serreripa fino ad arrivare in località Cardito. Una splendida escursione che ha permesso ai partecipanti di godere di un magnifico punto di osservazione sui Monti della Laga.

Infatti è stato possibile ammirare la bellezza del Pizzo di Sevo, di Pizzo di Moscio, Cimalepri ed il Monte Gorzano. In tutto 90 persone che hanno fatto trekking sui sentieri ai piedi dei Monti della Laga. Alla fine dell’escursione il terzo tempo organizzato dalla Sezione CAI Amatrice ovvero una merenda a base di panino con salsiccia e dolci locali.

Amatrice riscopre la transumanza grazie a un premio letterario

Un ultimo giorno di scuola da ricordare quello che si è svolto il giorno 8 giugno 2023, presso la palestra dell’Istituto omnicomprensivo Sergio Marchionne di Amatrice.

Infatti i giovani studenti hanno partecipato alla cerimonia di premiazione del concorso letterario “Il mondo della pastorizia ad Amatrice, la transumanza nei ricordi dei nonni” promosso dalla sezione CAI di Amatrice e dal Moto Guzzi World Club nell’ambito del progetto “A scuola con il CAI”. È stato un modo per far riscoprire agli studenti il mondo della pastorizia in generale e nello specifico l’antica pratica della transumanza nella quale le greggi venivano trasferite dai monti alla campagna durante il periodo invernale e dalla campagna in quota durante il periodo primaverile – estivo.

Il progetto nato nel 2019 e sospeso a causa della pandemia è stato ripreso e concluso nell’anno scolastico 2022/2023. Il tema proposto è fortemente radicato nella storia amatriciana e la Transumanza nel 2019 è stata inserita dall’UNESCO nel patrimonio culturale immateriale dell’umanità. La transumanza affonda le sue radici sin dalla preistoria e testimonia, oggi come ieri, un rapporto equilibrato tra uomo e natura e un uso sostenibile delle risorse naturali.  La pratica della transumanza, rispettosa del benessere animale e dei ritmi delle stagioni, è un esempio straordinario di approccio sostenibile per affrontare le sfide poste dalla rapida urbanizzazione e dalla globalizzazione e ha contribuito in modo significativo a modellare il paesaggio naturalistico.

I giovani della scuola primaria e della secondaria di primo grado di Amatrice sono stati i protagonisti di questo concorso. Grazie alla sensibilità delle insegnanti, che hanno supportato e spronato i loro alunni, sono stati predisposti molti lavori elaborati sulla base di interviste alle persone più anziane della loro famiglia, alle storie legate a quella che era un’avventura vera e propria. Infatti i ragazzi hanno scoperto, dalla viva voce dei nonni o dagli anziani abitanti di Amatrice e dei Comuni limitrofi, che il viaggio della transumanza non era affatto facile, così come la vita dei pecorari e delle loro famiglie.

Durante l’anno scolastico la sezione CAI amatrice ha organizzato incontri con gli alunni per presentare il progetto arricchito dalla presenza di cultori e studiosi del mondo pastorale che hanno fornito notizie e informazioni agli studenti.

Bambini e ragazzi, che hanno lavorato in gruppo, hanno partecipato con entusiasmo ed anche con un pò di sana competizione al premio. Sono stati presentati complessivamente 15 elaborati. I lavori sono stati valutati da una commissione composta da rappresentati del Moto Guzzi World Club, della sezione CAI Amatrice, di esperti e studiosi della cultura locale.

Ospedale di Amatrice, Rinaldi e Maccari: «Minimo altri due anni, senza interruzioni»

Nella mattinata di lunedì 5 giugno, il Commissario straordinario della Asl di Rieti Mauro Maccari e l’assessore ai Lavori pubblici e alla Ricostruzione della Regione Lazio, Manuela Rinaldi, hanno visitato Amatrice per conoscere meglio la situazione sanitaria nelle zone colpite dal sisma del 2016.

«Con Maccari – spiega l’assessore Rinaldi – per prima cosa, abbiamo visitato il presidio di Assistenza Socio-Sanitaria (Pass) per verificare le situazioni al limite che queste zone devono affrontare quotidianamente. Poi il sopralluogo nel cantiere del nuovo ospedale di Amatrice, dove abbiamo trovato un ritardo sulla ricostruzione della struttura. I tempi tecnici, sul cronoprogramma dello stato di avanzamento dei lavori, prevedono minimo altri due anni, senza interruzioni».

«Amatrice e le zone limitrofe – conclude Rinaldi – hanno bisogno di un ospedale all’altezza e sarà mio compito insieme al Commissario straordinario Maccari istituire dei tavoli tecnici tra Regione Lazio e Asl, per pianificare le soluzioni più idonee per ridurre i tempi di consegna e gestire al meglio l’utilizzo del nuovo complesso ospedaliero di Amatrice».

3Bee lancia la prima Oasi della Biodiversità ad Amatrice

La climate tech 3Bee ha creato la prima Oasi della Biodiversità in provincia di Rieti – ad Amatrice, grazie alla messa a dimora di 100 piante da nettare che contribuiranno a proteggere la biodiversità e a riequilibrare l’ecosistema ambientale. L’iniziativa fa parte di un programma più ampio che ha portato alla messa a dimora di oltre 50.000 alberi in 18 regioni e oltre 50 province italiane.

In occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente che si terrà il prossimo 5 giugno, 3Bee annuncia la creazione della prima Oasi della Biodiversità in provincia di Rieti. Grazie alla piantumazione di 100 piante da nettare, la climate tech company ha creato un’area di protezione per l’ambiente e gli impollinatori, incentivando gli agricoltori a diventare “coltivatori di biodiversità”.

Le piante da nettare, messe a dimora in collaborazione con l’associazione AIPS Amatrice di Mario Feliziani ad Amatrice, sono state distribuite gratuitamente al grower amatriciano, accompagnate da un incentivo economico per garantire la cura e la crescita delle piante. L’iniziativa rappresenta una sfida ambiziosa ma fondamentale all’interno di un territorio fortemente soggetto ai cambiamenti climatici e colpito pochi anni fa dal devastante terremoto. Per valorizzare nuovamente il territorio creando biodiversità e combattere il cambiamento climatico è dunque importante creare oasi di piante e nettare.

Grazie alla creazione della prima Oasi della Biodiversità ad Amatrice, nei prossimi vent’anni verranno assorbite 50 tonnellate di CO2 e nutriti ogni anno 3 milioni di impollinatori, contribuendo alla salvaguardia degli ecosistemi naturali del territorio. L’iniziativa prevede anche l’attivazione di analisi satellitari per il monitoraggio dello stato di salute di flora e fauna, al fine di migliorare il numero di insetti impollinatori e specie viventi presenti sul territorio. In futuro, 3Bee attiverà la tecnologia Spectrum per il monitoraggio della biodiversità e progetti di rigenerazione con rifugi per impollinatori.

«Siamo molto orgogliosi di aver dato vita alla prima Oasi della Biodiversità in provincia di Rieti – ad Amatrice», dichiara Niccolò Calandri, CEO di 3Bee.

«Con questa iniziativa, vogliamo dimostrare che la tutela dell’ambiente e la crescita sostenibile sono possibili anche nell’agricoltura, grazie alla connessione tra tecnologia e natura. Siamo grati alla partecipazione del grower amatriciano, che si è dimostrato sensibile alla causa della salvaguardia della biodiversità e degli impollinatori. Continueremo a lavorare insieme per proteggere il nostro prezioso ecosistema e raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi».

Ora che le piante sono state messe a dimora, Enti pubblici e Imprese hanno la possibilità di aderire al progetto, contribuendo così alla cura e alla crescita delle piante da nettare e assumendo un ruolo attivo nella salvaguardia della biodiversità.

L’iniziativa di 3Bee rappresenta un modello di agricoltura sostenibile che integra la tutela ambientale come parte essenziale del processo produttivo. In occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, riaffermiamo l’impegno verso un futuro più verde e sostenibile per l’Italia, rafforzando l’equilibrio ecologico e la resilienza della nostra natura.

3Bee è la climate tech company leader nella tutela della biodiversità che realizza progetti rigenerativi tramite tecnologie avanzate. 3Bee utilizza l’ape come fondamentale bioindicatore raccogliendo e interpretando i dati attraverso sistemi proprietari innovativi per monitorare la salute delle api, degli impollinatori e la loro connessione con gli ecosistemi. Inoltre, 3Bee ha sviluppato innovazioni in ambito ambientale: Hive-Tech, un alveare 4.0 che consiste in una rete di sensori IoT che monitorano il benessere delle api; Spectrum, un sistema di conteggio della fauna automatico – in particolare insetti impollinatori – che sfrutta l’intelligenza artificiale per riconoscere la tipologia di animale; Flora, un sistema di di Reti neurali per l’analisi delle biodiversità vegetali, in collaborazione con ESA. Fino ad oggi, 3Bee ha realizzato progetti rigenerativi al fianco di oltre 500 aziende in 10 Paesi che hanno scelto di contribuire concretamente alla protezione della biodiversità. Inoltre, 3Bee collabora con centri di ricerca, scuole, agricoltori, coltivatori e cittadini per promuovere l’importanza della salvaguardia della biodiversità. Dalla sua nascita, 3Bee ha sviluppato una rete di oltre 3.000 apicoltori, installato più di 4.000 sensori IoT e rigenerato oltre 40.000 ettari.

NextAppennino: Castelli al lavoro con i sindaci del cratere

La recente pubblicazione delle prime graduatorie dei bandi del programma NextAppennino ha evidenziato non solo la vitalità dei territori colpiti dal sisma 2016, ma anche la concreta capacità di mettere a terra i progetti proposti nei tempi e nei modi previsti dal PNRR.

Di questi risultati e dei progetti considerati comunque ammissibili dal programma, ma che non sono rientrati tra quelli ammessi al finanziamento, si è parlato ierinel corso di una riunione, avvenuta in modalità da remoto, alla quale hanno preso parte il Commissario Straordinario per la Riparazione e la Ricostruzione Sisma 2016, Guido Castelli,  i quattro sindaci dei Comuni Anci che fanno parte della Cabina Sisma e PNRR – Nicola Alemanno (Norcia, coordinatore); Gianguido D’Alberto (Teramo), Giorgio Cortellesi (Amatrice) e Franco Capponi (Sindaco di Treia) – il vice Segretario generale di Anci, Antonella Galdi, e la Direttrice di Anci Marche, Francesca Bedeschi.

«Siamo stati tutti positivamente colpiti dal livello di partecipazione e dalla qualità dei progetti presentati per NextAppennino», ha detto il Commissario Castelli.

«Il programma ora proseguirà con ulteriori graduatorie ma, nel frattempo, ci impegneremo per cercare una soluzione rispetto ai progetti ammissibili che non sono approdati al finanziamento. Si tratta di un ‘patrimonio’ che vogliamo riconoscere e valorizzare: la comunità d’intenti emersa nel corso della riunione è la migliore premessa per cercare di conseguire un risultato positivo. A tale scopo, sono in corso le necessarie interlocuzioni con il governo, tese all’individuazione di possibili risorse aggiuntive che darebbero un ulteriore slancio al sistema imprenditoriale del cratere».

Ad Amatrice la quinta edizione del Festival Agrichef di Turismo Verde-Cia

Torna il Festival degli Agrichef di Turismo Verde, l’associazione agrituristica di Cia-Agricoltura Italiani che, in questo 2023, giunge alla sua V edizione. Dopo le tappe regionali, in corso da Nord a Sud Italia per decretare il piatto locale più rappresentativo, appuntamento, come da tradizione, alla finale nazionale ad Amatrice che si terrà mercoledì 24 maggio, dalle 10, presso l’Area Food e Centro di Formazione Professionale Alberghiero (località San Cipriano).

L’evento, nato sotto il claim IncontriamoCIAtavola, rinnova l’impegno di Turismo Verde-Cia nel promuovere occasioni di incontro, confronto e scambio tra Agrichef, cuoco-contadino e figura fondamentale all’interno degli agriturismi nel valorizzare i piatti tipici della cucina regionale, e studenti degli Istituti Alberghieri di tutta Italia. 

Ad Amatrice, quindi, saranno loro i veri protagonisti in una staffetta tra cucina, degustazioni e tavolo della giuria. Gli Agrichef-Cia vincitori con il piatto tipico regionale della sfida sul territorio, saranno ai fornelli insieme agli allievi dell’Alberghiero locale. A decretare la ricetta dell’edizione 2023 del Festival, un cast selezionato di esperti del settore con istituzioni, giornalisti e food blogger di rilievo nazionale.