Incontro del Commissario Castelli con gli amministratori comunali

Formazione, proroga Super-bonus, sistema Gis, Sae, Cas, delocalizzazione definitiva delle stalle. Questo e altro, al centro dell’incontro tra l’amministrazione e il Commissario Guido Castelli, che si è svolto martedì 21 marzo presso il Comune di Amatrice, alla presenza del sindaco Giorgio Cortellesi, il vice sindaco Roberto Serafini, l’assessore Alessio Di Fabio e il consigliere Giorgio Nibbi.

Nello specifico, ecco i temi trattati: l’addestramento di 20 guide escursionistiche da formare ad Amatrice, attraverso la formula pubblico-privato di finanziamento; una convenzione da stipulare con l’Università Roma-Tre per la progettazione del sistema geo-riferito “Gis”, finalizzato a costituire il fascicolo del fabbricato, ossia, la registrazione di tutti i nuovi interventi ricostruttivi. E ancora: emendamento al Decreto del governo numero 21 del 16 febbraio scorso (che ha stoppato la cessione del credito e lo sconto in fattura per i bonus edilizi), che prevede la proroga del superbonus 110 per quanto riguarda i comuni del cratere; cabina di coordinamento per discutere due proposte di ordinanza per prorogare i termini di mantenimento dei requisiti relativi alle Sae e al Cas. Infine, la delocalizzazione definitiva delle stalle.

«Sono molto positivo – ha dichiarato il sindaco Giorgio Cortellesi – per lo spirito di collaborazione che si è stabilito tra noi, per l’approccio pragmatico e fattivo del commissario e per le immediate risposte che stiamo dando alle tematiche che interessano la popolazione, nello spirito del patto di Amatrice che abbiamo sottoscritto con la politica e le istituzioni».

Torna il Palio dei somari-sindaci

Una festa a lungo attesa.  Anche perché l’ultima edizione si era svolta prima del terremoto. Invece, ora riparte ufficialmente il “Palio di Amatrice dei somari-sindaci“, al quale “parteciperanno” i primi cittadini del cratere e non solo. Fantini e quadrupedi con tanto di cartello che indica il “sindaco di turno”, per un giorno “diventato asino”, gareggeranno in una spassosa e semiseria corsa.

L’appuntamento, organizzato dalla Pro-Loco del paese, è per sabato 25 e domenica 26 marzo, e ha come obiettivo, dato il suo alto aspetto ludico, culturale e enogastronomico, «quello di rafforzare – secondo gli organizzatori – lo spirito di unione, ma anche di sano campanilismo che caratterizzano da sempre le comunità del cratere».

Il programma è ricco di momenti clou, tra cui un corteo storico con 300 figuranti, la sfilata della Dama dei Comuni della zona, la cena medioevale e appunto, il Palio. L’invito dell’amministrazione di Amatrice è quello di «accorrere in massa»: sarà divertente assistere alle performances degli animali, simbolo della fatica e del lavoro agricolo, per una volta protagonisti rispetto ai sindaci.

“Parteciperanno” alla competizione, oltre al sindaco di Amatrice Giorgio Cortellesi, i primi cittadini di Ascoli, Teramo, Aquila, Rieti, Accumoli, Posta, Antrodoco, Capitignano, Venarotta, Borbona, Cittareale, Castel Sant’Angelo, Cittaducale, Arquata del Tronto, Acquasanta Terme, Campotosto, Assisi, Cascia, Leonessa, Pizzoli, Castel di Tora, Tornimparte, Norcia.  E vinca il migliore o il peggiore!

Il 18 marzo la presentazione del libro “Donne di terre estreme”

Si svolgerà sabato 18 marzo ad Amatrice presso l’Auditorium della Laga, alle ore 17, la presentazione del libro del libro fotografico “Donne di terre estreme – Women of the outermost lands“. L’evento è organizzato dalla Casa delle Donne di Amatrice e Frazioni, con il contributo della Regione Lazio e del Comune di Amatrice e la collaborazione di Montura, “Montagne in movimento” e Croce Rossa Italiana (Comitato di Amatrice).

Parteciperà all’evento (ingresso libero fino ad esaurimento posti) anche l’autrice Caterina Borgato: scrittrice, viaggiatrice e fotografa. Dal 2004 è guida di lungo raggio e lavora come esperta culturale per Kel12 e National Geographic Expeditions.

Coordinerà la presentazione, Ines Millesimi di “Montagne in Movimento”.

Il volume, edito da Montura Editing è un percorso umano di ricerca personale dedicato alla realtà del mondo femminile che l’autrice, Caterina Borgato, ha incontrato in regioni della Terra considerate geograficamente estreme. Donne e luoghi ai margini. Nella depressione desertica della Dancalia etiopica, nell’inaccessibile e pacificamente occupata isola di Socotra (Arcipelago di Socotra – Yemen), sui remoti altipiani della Mongolia occidentale, ai confini con la Siberia.

Una raccolta di testi e immagini che vuole essere una testimonianza, emozionante e poetica, sulla coesione del mondo femminile, di un tacito “patto sociale” che esiste tra tutte queste donne e che rappresenta le solide fondamenta di società sconosciute o dimenticate. Un messaggio per continuare a riflettere sulla condizione femminile, sugli squilibri e sulle disgregazioni che anche nelle società del benessere diffuso, non solo in quelle estreme, rendono ancora difficile e complicata, a volte impossibile, l’affermazione sociale delle donne.

«Ho documentato nel modo che ho ritenuto più etico e sostenibile la vita quotidiana delle donne dell’isola di Socotra durante i viaggi a piedi nell’isola, quella delle donne nomadi Afar della Dancalia etiopica, in ripetute spedizioni, ma soprattutto quando ho attraversato la depressione desertica, in solitaria, in bicicletta, lungo la rotta di Ludovico Nesbitt che con ‘penuria di mezzi’ per primo attraversò la Dancalia per l’intera sua lunghezza, da sud a nord, quella delle donne kazake di una famiglia nomade durante una lunga spedizione alpinistica sui Monti Alta», racconta Caterina Borgato.

«Per la Casa è un onore intrecciare il nostro percorso con una donna come Caterina Borgato, sulla scia delle manifestazioni organizzate per la festa della Donna, ma anche per sostenere e promuovere le tematiche di viaggio etico e sostenibile: per questo motivo ci è particolarmente gradita la collaborazione con Ines Millesimi e Montagne in Movimento», spiega la Presidente della Casa delle Donne di Amatrice e Frazioni, Sonia Mascioli.

“Donne di Terre Estreme” sostiene il progetto di solidarietà internazionale UNA GER PER TUTTI in collaborazione con NEED YOU ONLUS, Croce Rossa della Mongolia e Rotary International e Montura, rivolto alle madri single con bambini disabili che vivono nel distretto Chingeltei della città di Ulan Bator (Mongolia). Gli obiettivi sono garantire un’abitazione, l’acqua potabile, la sicurezza e l’assistenza medica sanitaria per i bambini e sostenere le madri attraverso l’inserimento nel mondo del lavoro, per garantire l’autogestione e l’auto sostentamento dei nuclei familiari.

Amatrice, al via il recupero dell’ex depuratore

Firmato il contratto di appalto per l’affidamento dei lavori relativi al recupero dell’area dismessa dell’ex depuratore. Lavori che partiranno entro il 31 marzo.

«Amatrice si segnala – ha dichiarato il sindaco Giorgio Cortellesi – come uno dei primi comuni del cratere ad aver messo a terra uno dei progetti centrali previsti dal Pnrr. Siamo estremamente felici e orgogliosi per questo iniziale passo che porterà a una virtuosa rigenerazione urbana e territoriale, in linea con le direttive della Green Economy. Quello che era un disagio ecologico, rinascerà come un’eccellenza ambientale».

«Il secondo step riguardante l’ex depuratore – ha continuato – sarà, l’uso di tale spazio pubblico per motivi didattici e per la realizzazione di un laboratorio di educazione ambientale, con progetti relativi all’acquaponica, l’idrocoltura, la piscicoltura e altre attività ittiche che contribuiranno a creare le condizioni per affiancare alla ricostruzione fisica anche la ricostruzione sociale; quello sviluppo economico senza il quale non è e non sarà possibile il ripopolamento della nostra terra».

“Un giorno da carabiniere” per gli alunni di Amatrice

Continua la campagna di informazione dell’Arma dei Carabinieri per la formazione e la diffusione della cultura della legalità tra i giovani. Nel mese in corso il Comando Provinciale dei Carabinieri di Rieti ha ospitato gli alunni della scuola secondaria dell’Istituto Comprensivo di Amatrice.

I giovanissimi “ospiti” dell’Arma, accompagnati dai loro insegnanti hanno potuto vivere “UN GIORNO DA CARABINERE”. Accolti dal Capitano Marco Mascolo, Comandante della Compagnia di Cittaducale, coadiuvato da personale del Gruppo Carabinieri Forestale, dopo un breve saluto di benvenuto, hanno potuto osservare da vicino le nuovissime autoradio Alfa Romeo “Giulia” in dotazione alla Sezione Radiomobile della Compagnia, con l’illustrazione da parte del Maresciallo Colalelli Massimo del funzionamento dell’equipaggiamento e della strumentazione di bordo, nonché l’apparato per il foto-segnalamento ed il rilevamento delle impronte digitali.

Dopo un incontro con i Carabinieri Forestali del Gruppo di Rieti, la visita è proseguita presso il 16° Nucleo Elicotteri Carabinieri dove i piloti hanno mostrato i velivoli in dotazione e illustrato le modalità d’intervento per la prevenzione e la repressione degli incendi boschivi.

Gli incontri con alunni e studenti delle scuole della provincia continueranno anche nei prossimi giorni.

Successo per l’edizione 2023 di CiaspolAmatrice

La soffice neve ed una splendida giornata hanno permesso che si svolgesse l’edizione 2023 di CiaspolAmatrice, una classica escursione, ciaspole ai piedi, che da molti anni viene organizzata sull’altopiano di Cardito. Un percorso ad Anello ha permesso ai partecipanti, venuti ad Amatrice da Roma, Rieti ed Antrodoco, di ammirare il magnifico panorama dei Monti della Laga che proprio a Cardito si possono apprezzare in tutta la loro bellezza. Una fila indiana colorata, con in testa i ragazzi dell’Alpinismo Giovanile delle sezioni CAI di Amatrice “Lupi della Laga” e del CAI di Rieti, si è sviluppata lungo il percorso che da Cardito è giunta, ciaspole ai piedi, dapprima al rifugio “Le Serre” e poi nella pineta che sovrasta l’altopiano. Un percorso davvero unico che ha permesso di stare a contatto con la natura e goderne i benefici.

Giornata di vero divertimento per i piccoli “Lupi” presenti in gran numero alla manifestazione. Dapprima piuttosto incerti sulle ciaspole, dopo pochi minuti hanno preso confidenza con questo nuovo modo di camminare in montagna che gli ha permesso di non affondare nella neve fresca e affrontare brevi salite. Inoltre i piccoli hanno avuto modo di notare nella neve fresca varie orme di animali tra i quali il lupo, la lepre e la volpe. Emozione anche per i “grandi” che hanno partecipato alla giornata: per loro stupore e meraviglia nel ciaspolare in un ambiente così ameno ed incontaminato com’è quello dei Monti della Laga.

Alla fine dell’escursione il consueto terzo tempo offerto dalla Sezione CAI di Amatrice a base di formaggio, salame e, visto il periodo carnevalesco, anche le frappe hanno avuto il loro successo. Poi tutti a casa con negli occhi e nel cuore i meravigliosi scorci che ogni volta i Monti della Laga sanno regalare.

I candidati alla presidenza della Regione Lazio firmano il “Patto per Amatrice”

«Abbiamo stilato – ha dichiarato il sindaco Giorgio Cortellesi – cinque punti di impegno programmatico legislativo, indirizzati ai tre principali candidati alla presidenza della Regione Lazio, Francesco Rocca, Alessio D’Amato e Donatella Bianchi, che hanno sottoscritto l’impegno».

«È un grande risultato per noi – ha continuato il sindaco – segno della nostra ritrovata centralità, con l’obbligo morale di non spegnere mai le luci sulla nostra realtà e sulla nostra storia. Per far rinascere la nostra comunità abbiamo bisogno della collaborazione delle istituzioni e in particolare della Regione. Nel nome di un percorso condiviso».

Ecco in sintesi i 5 punti:

COSTI DEL COMUNE-UNA REGIONE AMICA. Supporto al Comune di Amatrice (che non ha entrate fiscali), per affrontare il gravoso problema delle minori risorse e dei maggiori costi (servizi, acqua, spese legali), che ha comportato la gestione dell’emergenza post-terremoto. Costi che non possono essere a carico dei cittadini.

COMUNE SOGGETTO ATTUATORE. Varo di una Stazione comunale appaltante, con specifiche professionalità, in grado di eseguire direttamente le opere pubbliche.

SPORT-CULTURA. Politiche mirate a incentivare iniziative sportive e culturali, volano per una ricostruzione non solo fisica, ma anche sociale.

SANITA‘. Decisioni concrete per l’ospedale di Amatrice in via di edificazione e la scuola alberghiera. Sostegni specifici per la loro attivazione, gestione e invio di personale qualificato.

POSTI DI LAVORO. Politiche per consentire lo sviluppo artigianale/industriale dell’area Pip (Piano per gli insediamenti produttivi). E per favorire la promozione turistica e di una agricoltura di qualità che valorizzi le nostre eccellenze, ad esempio col distretto biologico. Solo creando posti di lavoro ci potrà essere quel ripopolamento delle zone montane auspicato pure dal governo nazionale.

Art Bonus per le aree colpite dal sisma: si può votare per la Madonna con il bambino di Sommati

L’Art Bonus è una misura fiscale introdotta in Italia nel 2014 per incentivare la donazione di fondi da parte delle imprese e dei privati per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale del Paese. La legge consente a chi effettua una donazione per la cultura di ottenere un importante credito d’imposta sulle somme versate.

L’Art Bonus riguarda le donazioni effettuate per la conservazione e il restauro di monumenti, musei, siti archeologici, biblioteche e archivi storici, nonché per la realizzazione di spettacoli teatrali e musicali e per la promozione delle attività culturali.

La legge ha suscitato molto interesse da parte delle imprese, che vedono nel provvedimento un’opportunità per ottenere un ritorno fiscale sulla loro attività di responsabilità sociale, sia da parte delle istituzioni culturali che hanno ricevuto importanti finanziamenti per la tutela del patrimonio culturale. L’Art Bonus, inoltre, incentiva la solidarietà e la generosità dei cittadini, sensibilizzandoli verso il patrimonio artistico e culturale del Paese.

In seguito al terremoto, nell’ambito dell’Art Bonus sono stati attivati diversi progetti per il restauro di manufatti danneggiati dalle scosse telluriche. Ne sono un esempio le due sculture mariane in terracotta attualmente esposte nel Salone del Palazzo Papale di Rieti, provenienti dal comune di Accumoli. Ma grazie ai finanziamenti sono stati restaurate anche statue lignee, manufatti in cartapesta e quasi venti dipinti, già rientrati nella disponibilità della diocesi.

Nell’ambito delle opere da conservare attraverso l’Art Bonus è ora possibile indicare un’altra scultura tra quelle danneggiate dal sisma. Sul sito del progetto è infatti possibile votare per il restauro della Madonna con il bambino proveniente dalla Chiesa di Santa Maria delle Grazie di Sommati, Amatrice. La scultura, che raffigura la Vergine assisa sul trono, è parte integrante di un corpus di manufatti in terracotta policroma realizzati per lo più nella prima metà del XVI secolo, che caratterizzano il territorio tra l’alta valle del Tronto, la Sabina e l’Umbria meridionale.

Recenti studi stanno gradualmente liberando dall’oblio queste testimonianze artistiche fortemente legate al territorio grazie alla materia con cui sono realizzate e per il dato di immedesimazione, che le ha rese particolarmente “vicine” alle popolazioni locali. Rappresentano altresì una felice parentesi per la statuaria in terracotta del Rinascimento, fortemente influenzata dai modelli toscani e abruzzesi che si imposero negli ultimi decenni del Quattrocento. La scultura è collocata in una nicchia adornata da una ricca cornice

Il progetto rientra nell’ambito delle attività di programmazione degli interventi di restauro dei beni custoditi nei depositi attivati dal MIBACT per l’emergenza a seguito degli eventi sismici che si sono verificati a partire dal 24 agosto 2016 nell’Italia centrale. L’attività di programmazione ha tenuto conto non solo dello stato conservativo e delle conseguenti priorità d’intervento di ogni opera, ma anche della provenienza di tali beni mobili, prediligendo il restauro di opere provenienti da chiese già inserite nei piani di ricostruzione o per le quali sono già avviati i lavori di messa in sicurezza, con l’obiettivo di restituire il patrimonio culturale – nella sua accezione più ampia – alla collettività e ai luoghi di appartenenza, a tutela del rapporto stretto “patrimonio-territorio”.

La scelta di utilizzare l’Art Bonus verso le zone colpite dal terremoto è significativa perché in questo modo possono contare su un sostegno concreto per la ricostruzione che si concentra su beni collettivi contribuendo alla rinascita delle comunità colpite dalla tragedia anche dal punto di vista culturale e storico.

Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito dell’Art Bonus, dove è possibile votare l’opera.

Attivato a Villa San Cipriano il nuovo PASS di Amatrice

Grazie ad un lavoro congiunto tra Asl Rieti, Regione Lazio, il soggetto attuatore emergenza Sisma e il Comune di Amatrice, si sono conclusi nei giorni scorsi i lavori di realizzazione del nuovo PASS (Posto di Assistenza Socio Sanitaria) di Amatrice.

Il nuovo PASS è stato realizzato nell’ex Istituto omnicomprensivo presente nella frazione “Villa S. Cipriano” ad Amatrice, ed è attivo già da alcuni giorni. La nuova struttura, di 550 metri quadrati, assicurerà livelli superiori di confort e benessere ambientale per pazienti, visitatori e personale sanitario.

Il Pass di Amatrice è inoltre collegato direttamente con il Dea I livello del Presidio ospedaliero di Rieti mediante la Piattaforma di Telemedicina per teleconsulto specialistico per i casi più complessi.

«Abbiamo sempre motivi di speranza»: la visita del vescovo Vito nei luoghi del terremoto

Condividere le gioie e le speranze, ma anche le tristezze e le angosce. Tra i Monti della Laga innevati il vescovo Vito si rivolge alla popolazione con semplicità e immediatezza nella sua prima visita nei luoghi del terremoto del 2016. Una visita annunciata già prima della sua ordinazione episcopale come a indicare un segno del cammino che intende percorrere con il popolo che gli è stato affidato: quello della massima vicinanza, di un destino condiviso, ma non subito. «La speranza deve sempre accompagnare ognuno di voi – dice durante la Messa celebrata nell’Auditorium di Amatrice – il vostro dolore da adesso è anche il mio, ma la speranza non deve mai finire: lo dobbiamo a quanti hanno perso la vita, ma anche a loro, ai bambini».

Lo spazio in cui si muove il nuovo vescovo di Rieti è incorniciato da abbracci, strette di mano, dalla ricerca degli occhi degli altri, ma non solo. Come indicato alla vigilia della sua ordinazione con il momento di raccoglimento a Greccio, il motore sotterraneo viene da un moto dell’anima, da un’esigenza spirituale profonda. E ad Accumoli e Amatrice lo si è visto dal concentrato momento di preghiera che ha voluto riservare solo per sé davanti ai monumenti ai caduti e nel mezzo delle macerie in zona rossa, rese ancora più irreali e stranianti dal considerevole strato di neve.

Nei due paesi distrutti dal terremoto il vescovo si è intrattenuto a lungo con le persone, cercando di conoscere, capire, accompagnare. «Abbiamo sempre motivi di speranza», ha spiegato, quasi facendo eco al saluto di mons Luigi Aquilini, che a nome della comunità ecclesiale ha indicato non tanto il dramma vissuto, ma la vitalità del territorio, la ricchezza delle sue tradizioni, la voglia di «risorgere e andare avanti, sostenuta da una grande fede».

Si avverte un grande bisogno di continuare a confidare nella Chiesa, che dal 24 agosto del 2016 non ha mai abbandonato il territorio, ma sempre fatto sentire la sua presenza, il suo accompagnamento. Una eredità che don Vito raccoglie «in punta di piedi», ma con un’attenzione già divenuta personale. E lo dimostra spiegando ai fedeli che il calice e la patena usati sono stati realizzati mettendo insieme il legno di un ulivo della sua Puglia con due pietre, una di Accumoli e l’altra di Amatrice.

Al termine della Messa, ad Amatrice, il superiore della Famiglia dei Discepoli di don Giovanni Minozzi, don Savino D’Amelio, ha introdotto il nuovo vescovo alla cifra spirituale di questo sacerdote amatriciano che tanto ha realizzato per l’Italia e per la stessa Amatrice. Sullo sfondo, la costruzione di Casa Futuro, dove prima del terremoto sorgevano i padiglioni dell’Opera per il Mezzogiorno d’Italia: un tassello importante dei progetti della ricostruzione che coinvolge direttamente la Chiesa di Rieti, con il cantiere visitato da don Vito al suo arrivo nel paese.

La mattinata si è chiusa con uno scambio di doni: da un lato la colletta dei fedeli della parrocchia dei Santi Medici di Bitonto consegnata alla parrocchia di Amatrice, dall’altro quelli al vescovo dei bambini del catechismo, dei rappresentanti della Caritas amatriciana e del parroco di Amatrice.

Nel primo pomeriggio, dopo la visita in zona Rossa accompagnato dai Carabinieri e da padre Carmelo Giannone, ad Accumoli, il vescovo è stato accolto dal suono della banda cittadina, che don Vito ha esortato a proseguire nel prezioso servizio della musica cercando di coinvolgere i giovani. Poi il saluto del parroco don Stanislao Puzio, che lo ha ringraziato riprendendo parole di speranza dal suo messaggio di auguri di Natale. Anche ad Accumoli, mons Piccinonna si è intrattenuto a lungo con la popolazione, con uno sguardo speciale per i più giovani: «Chiamatemi, quando vi sentirete soli o trascurati».